Che contro la Spal non sarebbe stata una passeggiata Allegri l'aveva detto e, ancora una volta, ha avuto ragione. La Juve non va oltre lo 0-0, innanzi tutto per i meriti dei padroni di casa, straordinari per abnegazione e ordine tattico. I bianconeri, per colpire, sembrano aspettare un calo fisico degli avversari per colpire che però non si manifesta, o è comunque limitato dalla determinazione dei biancazzurri, e di conseguenza non arrivano né pericoli particolari, né la giocata decisiva.
SPAL, CORSA E ORDINE
L'ambente, aiuta, e non poco, la formazione di Semplici: la Juve manca da Ferrara da 50 anni e il ritorno della Signora galvanizza squadra e città. Il Paolo Mazza è completamente esaurito, i biancazzurri sembrano indemoniati e iniziano la gara aggredendo ogni pallone come se fosse quello decisivo. Un atteggiamento coraggioso, che però non scompone la Juve e, dopo dieci minuti di agonismo esasperato dei padroni di casa, Douglas Costa piazza la prima accelerazione, lasciando sul posto tre avversari e servendo in area Alex Sandro, chiuso in angolo al momento della battuta. Dalla bandierina il pallone arriva a Higuain, che dal limite dell'area colpisce di prima intenzione e trova Meret piazzato. I ferraresi rifiatano e, dopo un sinistro a giro di Dybala che sfiora il palo, trovano le misure per limitare le avanzate dei bianconeri, stringendo le maglie della difesa, chiudendosi con ordine e continuando a correre con generosità encomiabile. Il risultato è che la Juve riesce a produrre solo un sinistro di Asamoah e un calcio piazzato di Dybala, entrambi sopra la traversa, prima di rientrare negli spogliatoi.
INUTILE ASSEDIO
I bianconeri iniziano la ripresa con ben altra aggressività, si piazzano nella metà campo avversaria e iniziano a martellare, pressando alto e recuperando palla in un lampo ogni volta che la Spal prova ad alzare la testa. Douglas Costa costringe Meret al tuffo con un diagonale dalla destra e Dybala sfiora il palo dopo una percussione centrale di Chiellini, ma ben presto i padroni di casa riescono a serrare le fila e a limitare le iniziative dei bianconeri. Allegri allora interviene, inserendo Mandzukic al posto di Asamoah e riportando Alex Sandro nella posizione di terzino. La Juve alza la pressione e la gara si trasforma in un assedio, con ventun uomini, l'intera Spal e tutti i bianconeri, escluso Buffon, a giocare in venti metri, a ridosso dell'area emiliana. Douglas Costa sfrutta la sua velocità per andare al cross dalla destra e Mandzukic, in tuffo di testa, mette a lato. Allegri manda in campo Barzagli e Bentancur per Chiellini e Matuidi, ma non c'è davvero niente da fare, in avanti non si passa e Maret rimane inoperoso fino al fischio finale. Termina 0-0, la Juve rallenta la marcia e pareggia, per la prima volta in campionato nel 2018. La vetta della classifica rimane di proprietà bianconera, ma ora il Napoli ha la possibilità di portarsi a due punti di distacco. Il campionato è ancora lungo, lunghissimo.
SPAL-JUVENTUS 0-0 SPAL Meret; Cionek, Vicari, Felipe; Lazzari Grassi, Schiattarella, Kurtic, Costa (47' st Simic); Paloschi (37' st Everton Luiz), Antenucci (44' st Floccari) A disposizione: Gomis, Marchegiani, Salamon, Vaisanen, Viviani, Schiavon, Vitale, Bonazzoli, Drame' A disposizione: Semplici JUVENTUS Buffon; De Sciglio, Rigani, Chiellini (36' st Barzagli), Asamoah (19' st Mandzukic); Pjanic, Matuidi (39' st Bentancur); Douglas Costa, Dybala, Alex Sandro; Higuain A disposizione: Szczesny, Del Favero, Howedes, Lichtsteiner, Sturaro, Marchisio A disposizione: Allegri ARBITRO: Massa ASSISITENTI: Di Iorio, Prenna QUARTO UFFICIALE: Ghersini VAR: Doveri, Preti AMMONITI: 32' pt Kurtic, 15' st Schiattarella, 21' st Costa, 24' st Douglas Costa, 34' st Pjanic, 40' st Everton Luiz