Lo scorso 27 maggio lo abbiamo ricordato commossi, a dieci anni dalla sua scomparsa. “L'impegno straordinario di un uomo: Umberto Agnelli” era il titolo dell'incontro tenuto a Sestriere, durante il quale, attraverso la memoria di chi ne aveva condiviso il cammino, avevamo ripercorso le sfide, i successi, le intuizioni del Dottore. Ne avevamo rivissuto la storia. Una storia che iniziava 80 anni fa a Losanna, nel 1934, proprio il 1° novembre, come quella della Juve. Ed è come se il destino avesse voluto dare un indizio di quanto Umberto Agnelli e la Juve sarebbero stati importanti l'uno per l'altra. A quell'indizio seguirono le prove, fatte di campioni e vittorie: da Charles e Sivori, allo scudetto della prima stella, ai trofei internazionali, vissuti non più da Presidente, ma da primo tifoso, sempre vicino alla squadra. Seguì soprattutto un legame indissolubile, fatto di passione viscerale e impegno quotidiano. E ricordarlo oggi, nell'anniversario della nascita del Dottore, non è solo motivo di orgoglio, ma un'ispirazione.
01 novembre 2014