Tra i precedenti di Juventus-Bologna giocati in campionato, quello del 1971-72 è tra i più emozionanti. Nella foto si vedono Gianpietro Marchetti e Pietro Anastasi con lo scudetto sulla maglia nell'anno successivo. Se lo si è potuto cucire, il merito va anche a ciò fecero proprio loro due nella partita del 12 marzo 1972.
LA BEFFA IN AGGUATO
Juventus-Bologna si gioca alla sesta giornata di ritorno. La Signora è prima in classifica, ma la domenica è decisamente complicata. Si gioca su un campo «impossibile», come lo definisce il cronista Beppe Barletti nel servizio della Rai. E che la giornata possa avere il sapore della beffa lo si vede dal gol degli ospiti, un tiro di Perani contrastato da Morini che fa assumere alla palla una traiettoria impossibile da contrastare.Nella foto il giovane Fernando Viola, al suo esordio in campionato.
L'ASSEDIO
Ma la Juve non ci sta. Lo svantaggio le suscita una forza di reazione che si concretizza in un lungo assedio. Il terreno pesante non favorisce le giocate, ma i bianconeri non smettono mai un minuto di andare all'assalto. Tra i trascinatori c'è Causio, nella foto contrastato da un difensore avversario
IL PAREGGIO DI ANASTASI
Il pareggio arriva solo al ventiseiesimo della ripresa. Lo realizza Anastasi con un colpo di testa da pochi passi su una mischia da calcio d'angolo. Una delle tante che la Juve ha originato da quando si è trovata sotto.
IL GOL VITTORIA
Il gol vittoria arriva immediatamente dopo. Sull'azione successiva al pareggio, Marchetti effettua un tiro cross di destro dalla trequarti sinistra. La traiettoria è maligna, nessuno arriva alla deviazione e il pallone va a insaccarsi nell'angolo più lontano.
IL PESO DEI 2 PUNTI
La Juve vince 2-1, sono 2 punti determinanti nella corsa tricolore che vedrà i bianconeri prevalere di una sola lunghezza su Milan e Torino. Hurrà Juventus sintetizza il senso dell'emozionante domenica con un titolo che fa riferimento al campo come insidia principale: «Non c'è fango che tenga!»