Legends Corner Twitch Edition | Alessandro Matri

Alessandro Matri, appena due settimane fa, è stato uno dei protagonisti della festa bianconera organizzata al Pala Alpitour, "Together, a Black&White Show". Oggi - martedì 24 ottobre 2023 - è stato nostro ospite sul canale ufficiale Twitch e abbiamo passato dei bei momenti insieme, a partire dal ricordo della sua esperienza in bianconero, sono stati tantissimi i temi toccati dall'ex attaccante lombardo, anche quelli più attuali.

«Sono tornato diverse volte all'Allianz Stadium da opinionista e ho sempre percepito il calore del pubblico nei miei confronti. Ho sempre sentito il loro affetto anche da giocatore, ovviamente, e anche quando sono tornato da avversario. A Torino sono stato molto bene, è stata una bella esperienza quella vissuta in bianconero».

IL POST CARRIERA

«Ho avuto tante idee per il post carriera, ma di fatto non le ho ancora messe in pratica. Alla Lazio ho avuto modo di collaborare con Igli Tare, ma non ero ancora pronto per un ruolo dirigenziale. Mi sarei dovuto allontanare da casa per imparare bene il mestiere, ma le mie figlie erano ancora piccole e non volevo perdermi i loro anni più belli e ho deciso di stare vicino alla mia famiglia e attualmente questo è ancora il mio primo pensiero. Ora voglio godermi il tempo con loro e con mia moglie».

L'ESORDIO DI HUIJSEN E... I COMPLIMENTI A MANUEL

«Esordire a San Siro non è assolutamente semplice. Mi ha impressionato la sicurezza e la determinazione di Dean. L'ho visto molto convinto e ad appena diciotto anni non è assolutamente scontato, soprattutto in un palcoscenico come quello e in una partita come Milan-Juve. È un giocatore di grande prospettiva. Aprendo una piccola parentesi, sono molto felice anche per Manuel (Locatelli, ndr), per il gol che ha segnato. Se lo merita e penso che possa fargli tanto bene questo gol».

ALE IN BIANCONERO

«Non nascondo che nasco milanista e faccio tutta la trafila in rossonero, a partire dal Settore Giovanile. L'obiettivo, chiaramente, era quello di arrivare lì in Prima Squadra, anche perchè quello era un gruppo con giocatori come Shevchenko, Seedorf, Pirlo, Maldini e tantissimi altri. Una volta esordito, anche io a diciotto anni, la strada con il Milan si è divisa e ho avuto modo di fare le mie esperienze altrove. Esperienze che mi hanno portato, poi, a sposare le ambizioni della Juventus ed è stata indubbiamente una scelta vincente perchè quando ti chiama un club come quello bianconero non puoi mai dire di no».

TOGETHER, A BLACK&WHITE SHOW!

«Per me è stato un onore essere invitato a quella splendida serata organizzata da Juventus. Mi sono sentito anche un po' in difficoltà (ride, ndr) perchè ero in mezzo a giocatori dal tasso tecnico straotsferico, penso anche soltanto a Zidane. Avere avuto l'opportunità di giocare insieme a loro è stato bellissimo. Come sono stati bellissimi i momenti prima e dopo l'evento, dove abbiamo condiviso tanti ricordi tra ex compagni e momenti molto belli anche con quei giocatori che personalmente non avevo mai conosciuto di persona. Sono state delle graditissime scoperte. È stato tutto perfetto e ci tengo a ringraziare ancora molto la Juventus per l'invito».

Ale, con la maglia della Juventus, ha totalizzato 92 presenze, segnando 31 gol, e ha vinto 3 Scudetti, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana. La Coppa Italia, in particolare, ha un posto speciale nel suo cuore perchè fu la decima vinta dalla Juventus e fu proprio un suo gol a deciderla.

LA FINALE DI COPPA ITALIA

«Indubbiamente, per me, il gol più importante è quello segnato in finale di Coppa Italia, nel 2015, contro la Lazio perchè è stato quello decisivo e ci ha permesso di vincere la decima Coppa Italia. Sono stati momenti bellissimi, li ricordo tutti. Subito dopo aver segnato sono andato incontro ad Andrea (Barzagli, ndr), è stato fantastico. Il nostro legame di amicizia è sempre stato forte ed è rimasto tale anche quando le nostre carriere si sono divise e nel mondo del calcio non è così scontato».

Tornando, poi, alle 31 reti segnate in bianconero ce n'è una che Ale ricorda con grande piacere perchè è stata la più "particolare", quella del 9 febbraio 2013 contro la Fiorentina.

QUEL GOL SENZA SCARPA...

«Ero andato a saltare con uno dei difensori della Fiorentina che, cadendo, mi ha tolto la scarpa. Ho visto, però, che l'azione stava proseguendo e quando Arturo (Vidal, ndr) mi ha servito il pallone ho calciato scalzo perchè mi si era appena tolta definitivamente. È diventato un gol iconico, come l'esultanza poi con lo scarpino in mano. Sul momento ho provato a risistemarmi, ma mi ero accorto che avrei avuto poco tempo per farlo, con il senno di poi è stata la scelta vincente».

Su Twitch potete godervi l'intera chiacchierata con Ale!