«Un mese da affrontare con grande entusiasmo e desiderio di andare fino in fondo»: archiviata la vittoria contro il Chievo, la trentaduesima consecutiva in Serie A allo Stadium, mister Massimiliano Allegri si prepara alla sfida contro il Barcellona, una gara nella quale la squadra – per dirla col mister – dovrà «giocarsela senza stare tanto a pensare. C'è poco da pensare, c'è soltanto da fare!».
«Ci dobbiamo sentire pronti: è un Quarto di finale di Champions League, e abbiamo grande rispetto del Barcellona. Dobbiamo giocare sapendo di avere grandi possibilità di passare il turno, si gioca su due partite e bisognerà essere molto bravi in entrambe le fasi, offensiva e difensiva, come del resto succede in ogni partita di calcio».
«Questo non si vede considerare. Il Barcellona è una squadra abituata a giocare questo tipo di partite, e giocatori come Messi, Suarez, Neymar, Iniesta, Mascherano... Difficilmente sbagliano un match del genere. Dovremo alzare il ritmo e fare una partita tosta. Oggi venivamo da due partite molto intense a livello fisico e mentale, e nel primo tempo eravamo un pochino stanchi. E' andata molto meglio nel secondo, anche se potevamo chiuderla prima. Per me, questa è stata una delle partite più difficili di tutto l'anno, proprio perché venivamo da due sfide di grandissima intensità».
«Dybala e Higuain sono una buona condizione. Higuain, poi, è tornato una settimana prima dalla Nazionale, ha fatto un buon lavoro in allenamento ed ora sta molto bene».
«Mario ha fatto due allenamenti, ieri e oggi, e domani vedrò se sarà in condizione ottimale per poter giocare. Stasera, comunque, non hanno giocato diversi giocatori che invece avevano giocato contro il Napoli. Poter far girare i giocatori ci permette di continuare a far risultati, e in questo momento avere forze fresche può fare la differenza».
«Il calcio è molto semplice: bisogna fare due cose, la fase offensiva e quella difensiva, e bisogna farle bene tutte e due. Quando non attacchi al massimo non è certamente una vergogna, anzi... fare una bella fase difensiva vale come lavorare al meglio sulla fase offensiva, perché l'obiettivo finale è il risultato e ci si può arrivare in qualsiasi modo. Lo spettacolo è al circo: noi dobbiamo vincere le partite e fare i tre punti. Ho giocatori molto bravi, e questo fa la differenza, ma non basta, perché le partite non sono tutte uguali. Magari noi daremo meno nell'occhio di altre squadre ma l'importante è arrivare fino in fondo e vincere il campionato».