Archiviata la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League con la vittoria di martedì contro lo Zenit San Pietroburgo, la Juventus è pronta a giocare domani (ore 18) all’Allianz Stadium contro la Fiorentina, match valido per la 12° giornata della Serie A. Oggi Mister Allegri ha presentato la partita nella consueta conferenza stampa della vigilia. «Ho tutta la squadra a disposizione tranne Kean e De Sciglio. La Fiorentina sta facendo molto bene, ha tre punti più di noi, quando gioca usa tutta l’ampiezza del campo. Ha giocatori tecnici, sbarazzini ed aggressivi. Italiano è un allenatore bravo, che ha fatto molto bene con lo Spezia nella scorsa stagione e quest’anno si sta confermando. Dobbiamo fare una partita giusta sotto il piano tecnico e sotto il piano difensivo. Cercheremo di fare meglio delle ultime due partite di campionato».
COSA FARE DOMANI
«Dopo la vittoria contro lo Zenit dobbiamo rimanere con i piedi per terra e migliorare in tante situazioni, ad esempio nel prendere meno gol. Ci vuole molto equilibro, dobbiamo lavorare, in campionato siamo molto indietro. Per trovare continuità dobbiamo fare bene sia la fase difensiva che quella offensiva. La squadra, a parte la partita di Verona, ha sempre avuto un buon approccio. Dopo che andiamo in vantaggio però abbiamo un momento in cui stacchiamo la spina e diventiamo vulnerabili. Ed è proprio in quel momento che dobbiamo alzare l’attenzione».
DYBALA, LOCATELLI E MCKENNIE
«Dybala è un giocatore importante. Quest’anno l’ho trovato migliorato, ogni giorno si allena bene. Sta crescendo di condizione, così come Locatelli e McKennie. Weston oggi è più ordinato nel giocare, è meno anarchico, in zona d’attacco ha anche 2/3 situazioni favorevoli a partita».
MORATA E KAIO JORGE
«Morata contro lo Zenit ha fatto una buona partita, ha giocato meno spalle alla porta e questo l’ha agevolato. Kaio Jorge può giocare da prima punta oppure in coppia con un altro attaccante».
LA CONVOCAZIONE DI SOULÉ CON L’ARGENTINA
«L’Argentina ha convocato giocatori molto giovani. Soulé è un ragazzino bravo, ma bisogna lasciargli fare il suo percorso. La seconda squadra è molto importante perché anticipa la crescita dei giocatori».