La Juventus riparte dal campionato. Domenica arriva il Palermo ed è tempo di lasciarsi alle spalle la Champions League e la partita contro l'Olympiacos, al temine della quale non sono mancate critiche, in alcuni casi eccessive. Allegri, all'inizio della conferenza stampa tenuta alla vigilia della sfida contro i rosanero, torna proprio sui quei giudizi: «Credo che la squadra sia attaccata ingiustamente. Abbiamo preso gol su una ripartenza, su un pallone sbagliato a centrocampo, ma il valore della squadra non si può discutere per il primo tempo di Atene. Io anzi vedo le cose in modo positivo e abbiamo tutte le possibilità di passare il turno in Champions e la matematica ci dice addirittura che possiamo anche arrivare primi nel girone. Certo, dobbiamo riflettere su quello che è stato di sbagliato ad Atene, ma sappiamo che in Europa le partite sono completamente diverse da quelle del campionato italiano. E in campionato abbiamo ottenuto sei vittorie e un pareggio, fornendo ottime prestazioni, quindi sono molto contento. Nelle ultime due partite abbiamo tirato 20 volte e i due portieri sono stati i migliori in campo. Avremmo anche giocato male a tratti, ma se fossero finite in modo diverso, nessuno avrebbe avuto nulla da ridire».
Allegri si concentra quindi sugli aspetti da migliorare: «Nelle ultime tre partite abbiamo subito quattro gol, e questo mi fa arrabbiare, ma d'altra parte nelle prime cinque non abbiamo subito nemmeno un tiro in porta. Alla fine contano i risultati, che dicono che siamo in testa al campionato. La squadra crea 8-10 palle gol a partita, ma abbiamo solamente il 25% di realizzazione rispetto alle occasioni e dobbiamo migliorare sotto questo aspetto... Dobbiamo anche crescere nello sviluppo di gioco, essere più veloci nella circolazione e nella gestione della palla e sbagliare molto meno tecnicamente».
Da questo punto di vista sarà importante ritrovare il miglior Pirlo: «Andrea, è in una buona condizione fisica, ha bisogno di giocare per ritrovare ritmo. Deve riprendere a far viaggiare la palla come lui sa fare, altrimenti la squadra ne risente. Lui è unico in quel ruolo e giocando ritroverà i tempi e la velocità di azione».
Venendo all'attacco, dopo la buona prova di Atene, Morata si candida per un posto da titolare al fianco di Tevez: «Non avevo dubbi sulle sue qualità, ma la prima partita, per chi non gioca da molto tempo, solitamente è sempre la migliore e dopo si accusa un piccolo contraccolpo. Valuterò tra lui e Llorente chi far giocare. Fernando ha lavorato sempre bene, gli è mancato solo il gol e credo quando arriverà troverà fiducia e riprenderà a segnare come ha fatto l'anno scorso. Senza scordarci, che davanti ho Giovinco che sta facendo bene, e Coman, di sicura affidabilità».
Contro il Palermo insomma le alternative non mancano, ma si dovrà fare attenzione perché i rosanero «sono più solidi rispetto a inizio campionato – spiega il tecnico - Davanti hanno Dybala, che sta facendo molto bene, Vazquez che ha buona tecnica, Belotti che ha un grande avvenire. Servirà una partita molto intensa, ben giocata tecnicamente. Soprattutto, dovremo giocare a calcio: nella partita con il Sassuolo ci sono stati solo 43 minuti di gioco effettivo. Si parla tanto di moviola in campo, ma in realtà ci vuole la moviola in campo, quando ci vuole più rispetto per gli spettatori. Una partita di 95 minuti non può durarne 43 altrimenti torniamo al 1960...».