«Sarà una partita complicata, contro una squadra che sta affrontando un ottimo momento di forma»: mister Massimiliano Allegri, alla vigilia di Atalanta-Juventus, non sottovaluta la formazione bergamasca e in conferenza stampa anticipa quelli che saranno i temi del match dell'Atleti Azzurri d'Italia: «L'Atalanta è una squadra che corre, con un ottimo allenatore, bravissimo a lavorare con i giovani. Non era semplice giocare come hanno fatto a Lione, nonostante la poca esperienza europea: domani dovremo metterci sul loro stesso piano e cercare, poi, di venirne fuori con la tecnica. L'obiettivo sono i tre punti, restando sempre dentro la partita, senza fare come l'anno scorso, quando ci siamo rilassati e abbiamo subito il pareggio proprio nel finale».
«QUALCOSA CAMBIERÀ»
La trasferta di Bergamo conclude un ciclo di sette gare in un mese, e qualcosa in campo cambierà: «Il ciclo va chiuso bene per trascorrere una buona sosta. Abbiamo giocato tante partite e qualcuno ha bisogno di riposare. Domani gioca Buffon, ma sono molto soddisfatto di quello che sta facendo Szczesny. Chiellini sta bene, non è certo una fasciatura a precludergli di giocare: sicuramente non giocheremo con la difesa a tre. A centrocampo, ci sono Matuidi e Bentancur, oltre a Sturaro e Asamoah che potrebbero dare una mano. Davanti devo valutare Cuadrado, che mercoledì ha giocato nonostante avesse preso una botta al piede: potrebbero giocare Douglas Costa o Bernardeschi. Di giocatori per affrontare bene questa partita ne abbiamo, poi dopo la sosta inizieranno i rientri».
LA STAGIONE È LUNGA
A proposito di rientri, il mister fa il punto della situazione: «Khedira sta recuperando dall'infiammazione al ginocchio rimediata in Nazionale e domani non sarà della partita. Marchisio sta lavorando e speriamo di riaverlo il prima possibile; Pjanic potremmo averlo a disposizione già con la Lazio. Höwedes potrebbe rientrare dopo la sosta, mentre De Sciglio e Pjaca stanno proseguendo nel proprio programma. In particolare, per Marko valuteremo se, dopo la sosta, potrà riaffacciarsi a lavorare insieme alla squadra. Si può dire che ora stiano tutti riposando, così li avremo più freschi e ci torneranno utili al loro rientro, la stagione è lunga...».
«HIGUAÍN NON DEVE ACCONTENTARSI: HA TUTTO PER ESSERE DETERMINANTE»
Sulla condizione dei singoli, una menzione speciale per Higuaín: «Gonzalo domani gioca. È un giocatore importante per noi: lo è sempre stato, anche nelle due partite in cui ha iniziato in panchina. Ogni anno bisogna mettersi in discussione e ripartite per vincere: nella Juventus ci sono grandi campioni, come quelli che sono qui fin dal primo scudetto, che rappresentano esempi importanti. Higuaín non deve accontentarsi di quello che ha fatto finora, ma avere l'ambizione di lottare con i migliori al mondo: ha tutte le qualità per farlo. La squadra ha bisogno dei suoi gol, e lui è in grado di essere determinante: mercoledì è entrato con un piglio diverso, che deve essere quello di tutta la stagione».
BENTANCUR E BERNARDESCHI: IL PUNTO DEL MISTER
Margini di miglioramento individuati dal tecnico bianconero anche in Bentancur e Bernardeschi: «Rodrigo è un '97: sta giocando e crescendo, ha personalità da vendere ma deve ancora migliorare sul lungo, avere un tempo di gioco in meno. Sono cose che acquisirà col tempo. Per quanto riguarda Federico, si sta inserendo bene ed è cresciuto, sia fisicamente che tatticamente. Da un momento all'altro potrà diventare titolare, anche perché ci servono forze fresche per giocare una partita ogni tre giorni».