È la vigilia della prima uscita stagionale della Juventus, sgambata con il San Mauro a parte. Domani al Melbourne Cricket Ground i bianconeri affronteranno il Victory e le ore che precedono la prima partita dell'International Champions Cup vengono scandite in stile Champions League, con tanto di conferenze e allenamenti aperti ai media e, in questo caso, anche al pubblico.
Mister Allegri e Miralem Pjanic siedono così di fronte ai giornalisti australiani nella sala stampa dell'AAMI Park, dove la squadra sosterrà la rifinitura, per ribadire l'importanza di questi giorni australiani in vista dell'inizio della stagione ufficiale: «Qui si lavora molto bene - sottolinea il tecnico – sia per la temperatura che per le strutture a disposizione. La partita di domani contro il Victory sarà importante per migliorare la condizione. Questo è il primo obiettivo, l'atro è evitare infortuni. Il Melbourne Victory ha vinto tre titoli e servirà il giusto atteggiamento per affrontarlo. Chi giocherà? Ci sarà spazio per tutti, anche per i più giovani».
Allegri guarda anche all’immediato futuro: «Quando torneremo a Torino avrò tutti i big a disposizione. La Società si sta muovendo molto bene sul mercato e io sono sereno nel lavorare con la squadra che avrò a disposizione per preparare il Campionato, che inizia il 21 agosto. Pogba? Al momento è un giocatore della Juventus, però ripeto il mercato è sempre aperto e la Società è vigile. Il dato di fatto sono i quattro giocatori importanti per migliorare la squadra che la società ha acquistato, che sono Pjanic, Dani Alves, Pjaca e Benatia. Sono certo che al 31 agosto avremo una squadra competitiva, in Italia e in Europa».
«Siamo qui per prepararci bene e lavorare – ribadisce Pjanic - ma è chiaro che quando si scende in campo si vuole vincere sempre. Queste partite sono importanti per mettere minuti nelle gambe e trovare fiducia. In che ruolo giocherò? Dove preferirà il mister che conosce bene le mie caratteristiche e saprà sfruttarle al meglio. Mi metterò a disposizione della squadra per vincere gli stessi trofei dello scorso anno e puntare ancora più in alto».
Parole, quelle di Miralem, che dimostrano come il bosniaco, pur se arrivato da poco, abbia già assimilato la mentalità della Juve: «Una mentalità diversa – spiega - Qui conta solo vincere, questa è l'aria che si respira. Dopo cinque anni bellissimi trascorsi a Roma sentivo che era arrivato il bisogno di cambiare. Penso fosse il momento di arrivare in una squadra con obiettivi importanti, ho sentito grande volont à da parte della società di puntare su di me e ora sono molto eccitato dall'idea di iniziare la stagione con i miei nuovi compagni».