Nella Hall of Fame del Calcio Italiano c’è una presenza bianconera in più. Da oggi, infatti, insieme alle leggende bianconere, in campo e in panchina, accanto ad Alessandro Del Piero, Michel Platini, Marcello Lippi, Giovanni Trapattoni, Carlo Ancelotti, Fabio Capello, Claudio Ranieri, Dino Zoff, Marco Tardelli, Giampiero Boniperti, Fabio Cannavaro, Roberto Baggio, Paolo Rossi e Gianluca Vialli, c’è Mister Massimiliano Allegri.
Il tecnico vincitore di cinque Scudetti consecutivi ha ricevuto il premio nel pomeriggio a Firenze, nel corso della cerimonia ufficiale, direttamente dalle mani di un altro leggendario allenatore bianconero, Marcello Lippi.
Nelle motivazioni del riconoscimento, attribuito da una giuria composta dai direttori delle principali testate giornalistiche sportive nazionali, si legge: «Allegri è l’unico allenatore italiano ad aver vinto cinque Scudetti di fila. In tutto i suoi campionati sono sei, cui si aggiungono quattro Coppe Italia e tre Supercoppe di Lega. E’ già entrato nella storia come uno dei più titolati, a soli 51 anni. Ma Allegri lascerà il segno perché è un vincente che non ha perso il senso del gioco; è un razionale che accetta l’irrazionale, e allena godendo del divertimento regalato da un gioco che, come dice lui, era e resterà semplice».
Massimiliano Allegri donerà al Museo del Calcio di Coverciano proprio la medaglia ricevuta ieri, per il suo quinto Scudetto bianconero consecutivo. «Lascio una squadra con un DNA vincente. Anche oggi ho la possibilità di ringraziare tutti coloro che hanno lavorato con me in questi 5 anni, che sono persone di valore, umano prima ancora che tecnico», ha spiegato. «Adesso che ho l’onore di entrare a far parte della storia del Calcio italiano, sono felice di donare la medaglia che simboleggia la chiusura di questo ciclo straordinario».
Nella gara d'andata la Roma ha messo in difficoltà la squadra di Allegri nei primi minuti cercando con attaccanti e centrocampisti, ma anche con l'alzarsi dei terzini, di inibire la costruzione del gioco della Juventus che infatti quel poco che ha concesso ai giallorossi lo ha fatto proprio da situazioni di palla persa davanti ai propri sedici metri.
Di contro però la stessa Juventus è riuscita non solo ad impensierire ma anche a trovare il gol vittoria sfruttando la volontà della squadra ospite di costruire da dietro anche se pressata. Molti palloni sono stati persi dai giallorossi e la Juventus con maggior cinismo è riuscita a sfruttare una di questi segnando il gol della vittoria, ma altre avrebbero potuto essere le possibilità di fare gol, sempre partendo da un recupero alto e arrivando così velocemente al tiro.