Soddisfatto: non può non esserlo mister Massimiliano Allegri, dopo aver conquistato la seconda Finale nelle ultime tre stagioni. «Sono molto contento di quello che hanno fatto questi ragazzi: non era semplice fare un cammino così in Champions League ed ora siamo nel momento cruciale della stagione. Da domani bisogna pensare a un po' di cose, non abbiamo ancora vinto niente: in ordine temporale abbiamo il campionato, la Coppa Italia e la Champions League».
E' la Finale del mister.
«Non ho bisogno di prendermi meriti: faccio il mio lavoro con grande entusiasmo e serenità, e mi interessa ottenere i risultati, attraverso la qualità dei giocatori che ho a disposizione. Mi diverto molto ad allenare, e questo mi consente di lavorare molto serenamente. Quando inizierò a sentire lo stress e non divertirmi più, allora vorrà dire che smetterò».
La scossa alla Juve, l'ha data il contrasto di Glik su Higuain?
«Quel fallo lì ci ha svegliato, siamo rientrati in partita, perché ne eravamo un po' usciti, e per capirlo basta vedere il gol che abbiamo preso. Dobbiamo ricordarci che le partite non sono mai finite, può succedere di tutto, quindi non vedo perché ci si debba concedere un attimo di disattenzione e prendere gol. Il fallo di Glik e quella mezza scaramuccia con Higuain ha riacceso la Juventus, quindi gli siamo grati».
Buffon ha detto: «Andare in Finale non conta niente»
«Gigi ha ragione, si arriva in Finale per cercare di vincerla. Però l'importante ora è giocarla, e speriamo che sia l'anno buono. La Juventus ha molte possibilità di vincere questa Champions League, ma bisogna migliorare ancora, e abbiamo un mese per lavorarci, senza dimenticare che ci sono in mezzo partite molto importanti. Domenica dobbiamo fare un punto a Roma, oppure saremo obbligati a vincere col Crotone per conquistare lo Scudetto: non bisogna mai staccare la spina e mantenere la massima attenzione».