«Non ci sono partite facili e non lo sarà neanche quella di domani». Massimiliano Allegri smorza sul nascere il tentativo di far passare la gara contro il Cesena per scontata. L'esperienza insegna che le cosiddette piccole sono spesso avversari più caparbi delle squadre blasonate, quindi guai a sottovalutare l'impegno: «Il Cesena è in buon momento di forma, è una squadra aggressiva che concede poco, in tre partite ha concesso solo nove calci d'angolo e difende molto bene. Per vincere i campionati è importante fare punti in queste partite, perché è l'unico modo per arrivare agli scontri diretti in una posizione di forza».
Chi si aspetta una formazione profondamente cambiata è quindi destinato a rimanere deluso: «Non si possono cambiare sei, sette giocatori in un colpo - ribadisce Allegri - perché siamo solo all'inizio e non c'è gente che ha bisogno di recuperare energie». Dunque niente turnover, una parola che per altro il tecnico bianconero non ama particolarmente: «E' un termine che finisce per sminuire chi gioca meno. Ci sono giocatori che magari non sono considerati titolari e invece lo sono a tutti gli effetti, come ad esempi o Pereyra od Ogbonna. Quando ci sono 20 elementi affidabili più che di turnover si deve parlare di scelte tecniche fatte in base alla gara. Io scelgo la formazione migliore pensando a una partita per volta».
Contro il Cesena i cambi saranno limitati, ma Evra dovrebbe giocare dal primo minuto: «Ha fatto una buona partita contro l'Udinese, si sta inserendo bene, sono molto contento e credo che domani potrà giocare. Vidal? Si è allenato con la squadra da tre, quattro giorni, non è al 100%, ma ha bisogno di minutaggio. Abbiamo giocatori che, a causa degli infortuni, hanno perso molti allenamenti e dovrò essere bravo e fortunato a bilanciare lavoro con la squadra e partite. Lo stesso discorso vale anche per Morata. Anche a me piacerebbe vederlo 90 minuti in campo perché ha grandi qualità, ma non scordiamoci che è rientrato con la squadra con l'Udinese ,dopo un mese di quasi inattività e non ha praticamente giocato amichevoli. C'è bisogno di inserirlo piano piano».
In difesa, sulla destra, mancheranno contemporaneamente Barzagli e Caceres, ma non per questo Allegri pare intenzionato a cambiare modulo, potendo contare su un Ogbonna in grande forma: «Ha un buon piede destro e sono molto soddisfatto di lui. E' cresciuto molto in autostima e sicurezza, ha buone qualità, sia fisiche che tecniche e a Milano ha fatto una buona partita. In difesa si può giocare a tre, a cinque, a quattro, l'importante è avere un atteggiamento propositivo. Fare stravolgimenti ora non servirebbe a nulla e potrebbe creare danni, anche perché non abbiamo tempo di lavorare. Si possono al limite fare degli accorgimenti come sabato, quando, per diverso tempo abbiamo quasi giocato a quattro».
La stagione è appena all'inizio, ma finora Juve e Roma sembrano avere qualcosa in più rispetto alle altre. Per Allegri però «è troppo presto per dire che è una corsa a due, i punti in palio sono ancora tanti. Ci sono l'Inter, il Milan, il Napoli, anche se non è partito bene, la Lazio, la Fiorentina... E un campionato più equilibrato – conclude il tecnico - e dovremo mantenere una buona condizione fisica in tutte le gare e in tutte le competizioni»