«Domani bisogna prendere i tre punti»: non usa mezzi termini mister Massimiliano Allegri nel presentare la sfida contro il Chievo, un «test importante» che darà il via alla «stagione vera, con sette partite in un mese, di cui cinque di campionato e due di Champions League».
Ecco, nel dettaglio, i temi affrontati dal tecnico bianconero nella conferenza stampa della vigilia:
LE SCELTE DI FORMAZIONE
«Devo ancora scegliere tra i miei giocatori. Buffon riposa e gioca Szczesny. Non ci sarà Khedira, Marchisio è ancora in fase di ripresa e speriamo che rientri il prima possibile, mentre Chiellini è out e spero di riaverlo per il Barcellona. Cuadrado è rientrato ieri, ma ancora non l'ho visto; Dybala ieri ha fatto differenziato e al suo posto potrebbe giocare Douglas Costa. Barzagli rientra oggi da due giorni di riposo, si aggrega alla squadra e sarà a disposizione. Gli altri stanno tutti bene e chi è rimasto qui ha lavorato nel migliore dei modi. Ad esempio, la mancata convocazionedi Higuaín nell'Argentina gli ha fatto bene sotto tutti i punti di vista: fisicamente aveva bisogno di lavorare e mentalmente il ritorno in Nazionale dovrà essere per lui un obiettivo importante»
IL MOMENTO DI MATUIDI
«Domani a centrocampo ci saranno Matuidi e Pjanic, poi dovrò valutare se giocare a due o con un centrocampista in più. Blaise è un giocatore di livello internazionale, non lo scopro certo io: ha tantissime presenze in Nazionale e ha giocato con tutti gli allenatori che ha avuto, questo è il dato più importante per un giocatore».
IL PUNTO SUI NUOVI
«L'inserimento dei nuovi sta procedendo bene: domani ci sarà qualche nuovo volto, ma la maggior parte della squadra sarà composta da quelli che già erano con noi. Höwedes sta bene: si sta adattando ai nuovi metodi di lavoro e sono contento di come sta lavorando, oggi dovrò valutare se impiegarlo o meno. Bentancur può essere compatibile con Pjanic, il suo inserimento sta procedendo bene, è un ragazzo dalle grandi qualità e dalla grande personalità, ma è giovane e non bisogna dargli troppe responsabilità. Lo stesso discorso vale per Bernardeschi: è cresciuto molto, può fare l'esterno nei tre o nei quattro di centrocampo ma anche la mezzale. Come tutti i giovani arrivati alla Juventus anche negli anni precedenti, però, ha bisogno di fare il proprio percorso. Douglas Costa è un giocatore straordinario, ha qualità tenciche e di velocità con la palla davvero importanti, è uno dei pochi al mondo che salta l'uomo e crea superiorità numerica. Aveva bisogno di adattarsi ai metodi di allenamento, che in Italia sono più fisici, e ora lo ha fatto. È un ragazzo splendido, un grande professionista, e sarà un acquisto importantissimo per la Juventus.».
UNA ROSA COMPLETA
«Assolutamente non serviva un centrocampista in più: gli imprevisti durante un'annata ci sono sempre, ma vanno gestiti con serenità. Se manca un giocatore o due per due o tre partite non è assolutamente un problema: non si possono avere troppe alternative per ogni ruolo: la rosa della Juventus è forte e competitiva in tutti i reparti, e se manca uno giocherà un altro. Se saremo più forti dell'anno scorso non lo dirà la teoria, conta la pratica, conterà fare una stagione importante ed essere a lottare a marzo per tutte e tre le competizioni».
ATTENZIONE AL CHIEVO
«Il Chievo è una squadra ben organizzata, che da tanti anni fa risultati in Serie A conquistandosi la permanenza con largo anticipo, ottimamente guidata da Maran. Sarà difficile da affrontare soprattutto in questa prima parte di stagione, ha vinto a Udine e perso a un minuto dalla fine contro la Lazio, giocando una buona partite. Noi dobbiamo riprendere con i tre punti e fare una partita tosta, lavorando meglio soprattutto sulla fase difensiva. A Genova abbiamo preso due gol, seppure un po' casuali, e da questo punto di vista bisogna migliorare»
AL BARCELLONA CI SI PENSA DA DOMENICA
«Non ci sarà un turnover assoluto: quella di domani è una partita importante e al Barcellona ci penseremo da dopodomani. Quella contro i blaugrana non è una sfida ad eliminazione diretta, bensì una delle sfide di un girone nel quale l'obiettivo è passare il turno. Arrivare primi o secondi cambia poco, magari puoi avere qualche vantaggio nel sorteggio ma è anche vero che ci sono gironi più semplici e negli anni passati ci sono state delle seconde che hanno affrontato delle prime più semplici. Credo che nove punti per passare il girone basteranno».
LICHTSTEINER FUORI DALLA LISTA CHAMPIONS? UN DISPIACERE
«Lasciare fuori giocatori dalla Lista Champions è sempre molto difficile, e mi è dispiaciuto molto farlo con Lichtsteiner. Stephan sarà un giocatore molto importante per il campionato, poi ci sarà un'eventuale seconda lista a gennaio. Purtroppo ho dovuto fare una scelta tecnica, perché con Marchisio non al meglio avevo un centrocampista in meno».
CHIUSURA DEL MERCATO ANTICIPATA IN PREMIER LEAGUE: UNA BUONA NOTIZIA
«È una buona notizia non soltanto per me ma per tutti, e spero che si chiuda anche qui il mercato prima. Poi bisognerà valutare anche se riportare la finestra di mercato invernale a novembre, considerato che la chiusura si anticiperà ai primi di agosto, oppure se lasciarla a gennaio ma con uno spazio ridotto. Avere un giocatore ai primi di febbraio quando la stagione finisce magari al 20 maggio, come quest'anno, serve a poco, considerati i tempi ridotti per l'inserimento».
VAR STRUMENTO IMPORTANTE, MA...
«Il Var è uno strumento importante e utile, ma bisogna decidere per cosa va usato e in che direzione bisogna andare. Abbiamo lavorato per tanti anni nell'ottica del Fair Play, aumentando il tempo di gioco gioco effettivo, e bisognerà valutare gli effetti del Var da questo punto di vista. Per esempio a Genova ci sono stati due episodi in un tempo in cui si sono persi sei minuti ma ne abbiamo recuperati soltanto tre, quindi bisognerà vedere se questa tecnologia andrà a discapito del gioco effettivo. Gli strumenti tecnologici sono importanti per aiutare gli arbitri su episodi oggettivie possono sicuramente essere di aiuto».