Il Derby d'Italia è bianconero: la sfida che vedeva opposte le due formazioni maggiormente in forma in Serie A va alla Juventus, grazie al gol decisivo di Cuadrado. Una vittoria che mister Allegri, a fine gara, commenta così: «E' stata una partita molto bella, di altissimo livello. Per qualità del gioco, e dei singoli visti in campo, il livello era da semifinale di Champions, e proprio per andare avanti in Champions bisogna giocare tecnicamente in questo modo. Nel primo tempo abbiamo preso qualche ripartenza e concesso qualcosa, ma nel secondo abbiamo rischiato poco o niente, creando tante occasioni ma senza riuscire a chiuderla. Avevamo di fronte un ottimo avversario: fortunatamente per noi sono partiti un po' in ritardo, ma l'Inter, come organico, aveva tutto per lottare per lo Scudetto».
L'obiettivo è migliorare ancora.
«Dobbiamo fare un passo alla volta: per vincere le partite serve innanzitutto ordine, e ci sono momenti in cui velocizziamo troppo, anche oggi nel primo tempo abbiamo concesso qualche palla gol, pur avendone create parecchie. Bisogna migliorare ancora, quest'anno ci attende una sfida davvero bella, e se vogliamo arrivare in fondo alla Champions serve maggiore padronanza del gioco e della palla, a maggior ragione schierando più giocatori offensivi. Ogni tanto sbagliamo ancora qualche tempo di gioco, ma siamo sulla strada giusta. Ovviamente questo non vuol dire che abbiamo abbandonato il vecchio sistema di gioco, perché qualcuno ogni tanto deve anche riposare. Se ho giocatori che hanno caratteristiche tali da consentirmi di giocare così, allora giochiamo così... Se invece ne scelgo altri, con altre caratteristiche, è possibile che non si possa giocare col 4-2-3-1. Il calcio è molto semplice ed è fatto di caratteristiche di giocatori: non è soltanto questione di moduli, parlare unicamente di numeri sarebbe riduttivo. Mercoledì contro il Crotone bisognerà fare punti e riposerà qualcuno, ho una rosa importante e posso fare girare».
Un gruppo che ha dato tutto.
«Tutti i ragazzi hanno dato tanto. Dybala è uscito, ma poteva tranquillamente restare ancora in campo... Era uscito Lichtsteiner, e avevo bisogno di centimetri, quindi ho inserito Rugani. Chiellini ha giocato una partita straordinaria, anche Bonucci ha fatto bene, e sta crescendo tantissimo. Abbiamo dimostrato anche una buona condizione fisica, considerato anche nel secondo tempo continuavamo a correre. Marchisio non è ancora nella condizione ottimale, ma tra un mese lo sarà: oggi ha lavorato bene e sono contento».
Alzare ancora l'asticella.
«Quest'anno se si vince il campionato, lo si vince con quattro punti di vantaggio, perché le altre squadre, Napoli e Roma, arriveranno sopra quota 85. La Champions League non è un'ossessione, quando sono arrivato alla Juventus si sperava di passare il primo turno, forse ero matto ma io ero convinto che con quella squadra si potesse arrivare in Finale e così è stato. Abbiamo la consapevolezza di poter alzare l'asticella, l'autostima giusta per raggiungere il nostro traguardo. Bisogna migliorare ancora, già per battere il Porto, squadra abituata a disputare questo tipo di gare».