Alla Juve basta mezz'ora di gioco per sbrigare la pratica e staccare il biglietto per gli ottavi di Europa League. Il 2-0 dell'andata era un'ottima base di partenza, non una garanzia assoluta, ma l'autorevolezza con cui i bianconeri affrontano il Trabzonspor, rende presto la gara di ritorno una formalità. Non era poi così scontato, viste le fatiche del Derby di domenica scorsa, i pochi giorni di allenamento a disposizione, il lungo viaggio affrontato, la bolgia sugli spalti e il pessimo clima trovato, evidentemente una costante che accompagna le trasferte della Juve in terra turca.
A Trebisonda non nevica, ma in compenso piove per tutto il pomeriggio e smette giusto in tempo per il fischio d'inizio. Il campo dell'Huseyin Avni Aker Stadyumu tiene comunque egregiamente e il fastidio, al limite, è per gli spettatori che, tutti armati di impermeabili azzurri, creano un'involontaria ma suggestiva coreografia.
Il pubblico di casa crede nell'impresa e quando i bianconeri toccano il pallone, da ognuna delle 25.000 bocche presenti allo stadio partono bordate di fischi che accompagnano l'azione fino al termine. Quella imbastita da Giovinco e finalizzata da Isla per poco non le mette tutte a tacere, ma il diagonale del cileno viene deviato da Kivrak sul palo.
Il portiere turco inizia presto a fare gli straordinari, uscendo al limite dell'area per anticipare Giovinco, lanciato a rete, e per respingere le fiondate di Marchisio e Pogba dal limite. La Juve è subito padrona del campo, gioca in velocità e costruisce ottime trame. Al 14' passerebbe anche in vantaggio, se dopo il doppio intervento dell'ottimo Kivrak, prima su Bonucci e poi su Marchisio, Osvaldo, più lesto di tutti a correggere in rete, non fosse in posizione irregolare.
Per il meritatissimo gol si tratta di pazientare solo qualche minuto in più: il tempo di vedere un ispiratissimo Giovinco liberarsi per la conclusione e, dopo l'immancabile riflesso del portiere turco, applaudire la reattività di Vidal, che arriva per primo sul pallone e spara sotto la traversa.
A questo punto la qualificazione è in tasca, ma la Juve non si ferma. Controllare i tentativi turchi non è un problema e gli spazi che la squadra di Mandirali concede sono troppo invitanti per non approfittarne. Poco dopo la mezz'ora lo fa ottimamente Marchisio, con una pennellata per Giovinco che dal fondo lascia partire un traversone telecomandato per la testa di Osvaldo, liberissimo davanti alla porta sguarnita. A quel punto, toccare in rete è un gioco da ragazzi.
Il doppio vantaggio permette a Conte di far rifiatare Pogba, richiamato in panchina subito dopo il secondo gol, e di concedere un'ora di gioco a Padoin. Intanto Giovinco continua a regalare giocate raffinate, come quella che, a una manciata di minuti dal riposo, lo vede partire dalla metà campo, saltare due volte Yavru e pescare Vidal in area con un esterno millimetrico. L'immancabile Kivrak chiude lo specchio della porta al cileno ed evita ai compagni di tornare negli spogliatoi con un passivo ancor più pesante.
Il portiere si conferma in serata di grazia anche in avvio di ripresa, quando chiude lo specchio sul diagonale ravvicinato di Giovinco. Il momento più spettacolare arriva al 61' quando, come da tradizione di ogni partita, per ricordare la resistenza di Trebisonda nel 1461, il pubblico turco esplode in un tripudio di cori e coriandoli. Allo Stadium, una settimana fa, dopo la carica suonata dai propri tifosi, il Trabzonspor si era come destato dal torpore e aveva creato qualche pensiero alla squadra di Conte. Ora, sotto di due gol in casa dopo aver perso l'andata, più che le grida di incitamento servirebbe un miracolo... La squadra di Mandirali tira comunque fuori l'orgoglio e qualche pallone dalle parti di Buffon arriva, ma nulla che vada al di là dell'ordinaria amministrazione.
Ben più da fare ha Kivrak che, pur non trattenendo la conclusione di Padoin, imbeccato da Osvaldo, riesce a smanacciare in angolo prima che il pallone rotoli in rete. Alla mezz'ora il portiere turco prosegue il duello con Giovinco e respinge altri due tentativi dell'attaccante, venendo poi graziato da Peluso che mette a lato nonostante la porta sguarnita. Nel finale quindi, ecco l'uscita di piede al limite dell'area per anticipare Osvaldo.
Il fatto che proprio Kivrak, nonostante i due gol subiti sia nettamente il migliore dei suoi la dice lunga sul tipo di partita condotta dalla Juventus, con ben 25 tiri, di cui 14 indirizzati nello specchio della porta. Vista così, le due reti sembrano davvero poche, ma sono comunque più che sufficienti a mandare i bianconeri agli ottavi di Europa League, dove troveranno la Fiorentina. Con i viola, tra campionato e coppa si giocheranno tre sfide in una settimana, ma c'è tempo per pensarci. Ora c'è da godersi la qualificazione e da rientrare in Italia, perché domenica sera è già tempo di Milan-Juve.
TRABZONSPOR-JUVENTUS 0-2
RETI: Vidal 18' pt, Osvaldo 33' st
TRABZONSPOR Kıvrak; Bosingwa (1' st Osmanpasa), Yumlu, Demir, Keles (36' pt Yavru); Zokora, Hurmaci; Adin, Mierzejewski (27' st Bourceanu), Malouda; Janko. A disposizione: Ayvez, Hemre, Colman, Henrique Allenatore: Mandirali.
JUVENTUS Buffon; Caceres (13' st Barzagli), Bonucci, Ogbonna; Isla, Vidal, Marchisio (26' st Pirlo), Pogba (36' pt Padoin), Peluso; Osvaldo, Giovinco. A disposizione: Storari, Lichtsteiner, Tevez, Llorente Allenatore: Conte.
ARBITRO: Kràlovec (CZE) ASSISTENTI: Sliško (SVK), Wilczek (CZE) QUARTO UFFICIALE: Příhoda (CZE), Paták (CZE) ARBITRI D'AREA: Pelikán (CZE)