La domanda è lecita: come si fa ad affrontare un momento così intenso, con così tanti traguardi incredibili, concentrati nel giro di poche settimane? Anche in virtù della sua esperienza in bianconero, uno dei giocatori più indicati a rispondere non può che essere Andrea Barzagli, che ha parlato con Sky e Mediaset.
UN GIORNO ALLA VOLTA
«Il segreto è questo: lavorare un giorno per volta. Non possiamo pensare troppo in avanti, domani abbiamo allenamento, poi due partite molto importanti a Roma. Speriamo di toglierci delle soddisfazioni, al termine di una grande stagione». Una stagione che Andrea stesso definisce «Quella della consacrazione: noi ogni anno partiamo per vincere tutto, merito di una grande Società che costruisce un gruppo di giocatori solidi, nel quale tutti, anche gli ultimi arrivati, acquisiscono subito mentalità vincente. Quindi questa è la stagione in cui potrebbe arrivare il giusto coronamento ad anni di lavoro. Ogni stagione vincere è sempre più difficile e per questo, parlando dello Scudetto, siamo molto concentrati per chiudere il discorso domenica con la Roma».
DALL’ITALIA ALL’EUROPA
Sebbene si debba avere uno sguardo proiettato sul futuro più immediato, inevitabile pensare a quanto accadrà il 3 giugno, e al cammino che ha portato la Juve in Finale. «Il nostro percorso è stato netto, solido. Più che due anni fa. Abbiamo dimostrato di aver acquisito una consapevolezza diversa nei nostri mezzi, e per questo siamo felici di tornare in Finale. Affronteremo la partita di Cardiff con una mentalità differente rispetto a quella di Berlino, ben conoscendo il valore dei nostri avversari, che non è legato solo ai grandi nomi dell’attacco bensì a tutto il valore della squadra. E sapendo che, contro avversari del genere, non puoi concedere un millimetro: detto questo, però, anche noi possiamo dire la nostra a livello di esperienza internazionale e speriamo che quest’anno sia la volta buona»
IL PALLONE D’ORO…
…A Gigi Buffon? Che ne pensa Andrea? «Penso che se lo meriterebbe non per la carriera ma per quanto sta facendo ora: anche quest’anno ha dimostrato di essere al top, insieme ai grandissimi campioni internazionali. Ma penso anche che, prima di pensare al Pallone D’Oro, Gigi vuole come tutti noi alzare la Coppa a giugno».
36 E NON DIMOSTRARLI
«Il mio regalo più bello per i 36 anni? Aver trascorso il compleanno in ritiro con i compagni alla vigilia di una semifinale di Champions League. Detto questo io tento sempre di dare il mio contributo, spero e credo di riuscirci, e non penso al futuro. Sono abituato a decidere all’ultimo, e al momento mi sento a tutti gli effetti un giocatore».