Domani alle 18 la Nazionale italiana, che vanta tra le sue fila sei bianconeri, scende sul campo dell’Arena Pernambuco di Recife a caccia dei tre punti che potrebbero assegnarle la qualificazione sfidando il Costa Rica. La partita contro la nazionale allenata da Jorge Luis Pinto, che fino a ora ha dato un’ottima prova di sé vincendo contro l’Uruguay per 1-3, non è il primo match tra gli Azzurri ed una squadra del centro o del sud America. Molti confronti storici furono decisi proprio dalle prodezze di giocatori bianconeri – un copione che speriamo si ripeta anche domani.
A partire dal 1950, quando, sempre in Brasile, gli Italiani si trovarono davanti il Paraguay. Un match che finì con la vittoria azzurra per 2-0. In campo, fondamentali per la riuscita, due bianconeri come Giacomo Mari e Ermes Muccinelli.
E’ il 1974, invece, quando gli azzurri allenati da Ferruccio Valcareggi giocano, all’Olympiastadion di Monaco di Baviera, contro Haiti. In una delle prime giornate di bel tempo i giocatori della nazionale scendono in campo impostando da subito delle giocate utili ad avvantaggiare Riva. Il regista è il bianconero Capello. Quando al 46’ Haiti va in vantaggio con gol di Sanon, però, gli azzurri premono sull’acceleratore e ribaltano il risultato realizzando ben tre reti. L’ultima, al 78’, è dello juventino Pietro Anastasi. Pietruzzu fa due passi di corsa, prende la mira e con un tiro di destro infila la palla tra il palo e il portiere avversario. Il match si chiude 3-1 per l’Italia.
Nel 2002, i Mondiali di calcio si giocano tra il Giappone e la Corea del Sud e gli Italiani aprono le danze del loro girone giocando contro l’Ecuador. Tra i pali, a impedire che i due gol realizzati da Vieri non vengano vanificati, c’è Gigi Buffon. Il portiere della Juve sancisce la fine del match parando un tiro di Chala, ultimo guizzo degli ecuadoregni prima della sconfitta per 2-0. Ed è sempre nel 2002, e sempre all’interno del Gruppo G, che i giocatori allenati da Giovanni Trapattoni incontrano il Messico. A salvare gli azzurri, andati sotto al 34’ per un gol di Borgetti, ci pensa Alessandro Del Piero all’84’. Il gol del bianconero, che anche in Asia è un idolo locale, fa esplodere lo Stadium Big Eye di Oita e assicura agli azzurri gli ottavi di finale.
Contro l’Uruguay, i precedenti mondiali degli Azzurri sono soltanto due. Il primo giocato nel 1970 all’Estadio Cuauhtemoc di Puebla, finito 0-0; il secondo nel 1990, ma questa volta fu una vittoria azzurra. Due le reti del trionfo: la prima del bianconero Salvatore Schillaci, realizzata al 65', e la seconda di Serena.
Un discorso a parte lo merita quello riguardante lo storico degli azzurri in campo con due big come Brasile e Argentina. Contro la Seleção gli italiani vincono nel 1938, chiudendo la partita con un risultato di 2-1. Da quel momento, gli azzurri non vinceranno più contro i verderoro fino all’1982. Nei Mondiali del ’70 e del ’78, infatti, i match si sono chiusi rispettivamente con i due risultati avversi di 4-1 e 2-1.
La vigilia di Italia-Brasile del 1982 è tesa. Tutti i commentatori si affrettano a dare per spacciata la nazionale azzurra, impegnata a fronteggiare una vera e propria corazzata. Il giorno dopo, però, all’Estadio Sarrià di Barcellona, il pronostico si rivela assolutamente sbagliato. L’Italia, guidata sul campo dal bianconero “Pablito” Rossi segna al 5’. Il pareggio del Brasile arriva con Socrates ma Rossi segni nuovamente al 25’. Gli avversari non si arrendono. Attaccano senza sosta e Falcao mette a segno un’altra rete, è il 68’. A chiudere la partita ci pensano in combinata Rossi e Zoff. Il promo segna il gol del 3-2, al 74’, portando a casa una tripletta, e il secondo barrica la porta respingendo gli ultimi assalti della Seleção. Sempre contro il Brasile, nel 1970, l’Italia perde 1-4. In campo il solo bianconero è Giuseppe Furino. Sconfitte sono anche quelle del ’78 e del ’94. Nel primo caso l’unico gol degli azzurri, che perderanno per 1-2 è dello juventino Franco Causio (in campo con lui anche Zoff, Cabrini, Cuccureddu, Gentile, Scirea, Benetti, Tardelli e Bettega). Nel secondo, invece, l’Italia perde ai rigori. Gli juventini schierati sono Roberto Baggio, Dino Baggio e Antonio Conte.
Discorso diverso per l’Argentina: con lei, in Coppa del Mondo, l’Italia ha perso soltanto una partita, nel ‘90, ai rigori. Finì in pareggio nel 1974, nell’‘86, mentre furono vittoriosi i match del ‘78 e dell’’82. Nel primo caso a segnare la rete della vittoria, al 67’, fu il mitico attaccante juventino Roberto Bettega, nella secondo i gol furono opera di Marco Tardelli e Antonio Cabrini. Entrambi Bianconeri. Durante il pareggio del ’74 gli juventini in campo erano ben sei: Zoff, Spinosi, Morini, Capello, Causio e Anastasi. In quello dell’’86, invece in tre: Cabrini, Scirea e Serena. Nel 1990, in campo, della Juve, c’erano De Agostini, Tacconi, Marocchi e Schillaci. Il gol del pareggio fu proprio suo ma purtroppo i rigori non premiarono gli azzurri.