La storia di Juventus-Atalanta ha in Roberto Baggio uno dei grandi protagonisti. Del resto, un giocatore capace di medie realizzative straordinarie, con i suoi 115 gol in 200 partite, non poteva che mantenersi coerente con il suo rendimento anche nelle sfide contro i bergamaschi.
I LEGNI DEL DELLE ALPI
Baggio contrastato da Valter Bonacina, numero 4 dell'Atalanta. Siamo al 16 settembre 1990 ed è la prima volta che la Juve gioca in campionato al Delle Alpi. L'ex viola, davanti al nuovo pubblico, conferma quanto di buono mostrato negli incontri che hanno aperto la stagione. Ma la domenica non è fortunata: Baggio segna su rigore spiazzando Ferron, ma dal dischetto pareggerà i conti il brasiliano Evair. Prima e dopo il suo gol, Roberto colpisce una traversa su punizione e un palo con un colpo di testa deviato dal portiere atalantino.
IL LEADER
Un anno dopo, Juventus-Atalanta vede già compiutamente affermata la leadership di Baggio. É proprio lui a firmare la rete della vittoria per 2-1 e lo fa con un tiro capolavoro, un sinistro da fuori area che va a baciare l'interno della traversa.
AL SERVIZIO DELLA GERMANIA
Il terzo Juventus-Atalanta di Baggio è anche l'unico nel quale non iscrive il suo nome nel tabellino dei marcatori. Ma anche in questa gara, Roberto conferma di meritarsi la fascia da capitano per come trascina la squadra, servendo un assist per il gol del vantaggio di Kohler e premiando più volte i tagli di Möller, i suoi compagni di squadra tedeschi. La Juve stravince: 4-1.
LA CHIUSURA DEL CERCHIO
L'ultimo Juventus-Atalanta chiude il cerchio: esattamente come il primo, Baggio trasforma un calcio di rigore e l'esecuzione è assolutamente identica, palla alla destra del portiere che si butta dall'altra parte. La differenza è che stavolta la Signora prevale con il punteggio di 2-1.