Juventus-Roma nella prima metà degli anni '80 è stata la sfida per eccellenza del campionato italiano. Le due squadre hanno tracciato un percorso che le ha portate spesso a lottare per lo scudetto, vivendo così la fase più acuta della loro rivalità. Protagonista indiscusso di quelle sfide è stato Michel Platini, qui fotografato con il suo ex compagno Zbigniew Boniek nella gara del 1985-86, vinta dai bianconeri col risultato di 3-1.
A PORTA VUOTA
Il primo Juventus-Roma di Michel Platini lo vede andare subito a segno. Come se il campione francese, alla settima giornata di campionato, cogliesse immediatamente l'opportunità per mettersi in primo piano. Non è un periodo facile per lui, quello iniziale, arriva al big-match avendo segnato una sola rete. Quella realizzata contro i giallorossi è un tocco a porta vuota, vale il momentaneo 1-1 prima del gol della vittoria ad opera di Gaetano Scirea. Platini viene sostituito da Massimo Bonini, Giovanni Trapattoni fornisce spiegazioni di necessità tattiche per risolvere la questione.
LA PUNIZIONE
Juventus-Roma del 1983-84 è una delle gare più emozionanti del periodo. Anche perché le due contendenti vivono tutte le situazioni possibili in gara: vantaggio Roma, ribaltamento della Juve, pareggio finale. E tutto succede nella ripresa. Michel firma la rete dell'1-1, esattamente come l'anno precedente. Stavolta però è un'invenzione nel suo stile, un calcio di punizione magicamente calibrato.
LE ROI VS L'OTTAVO RE
Per due anni, dal 1982 al 1984, Juventus-Roma vive sul confronto tra Michel Platini e Paulo Roberto Falcao (qui a terra). Il 10 bianconero contro il 5 giallorosso, il francese contro il brasiliano, Le Roi contro l'Ottavo Re di Roma, come venivano soprannominati: sono tante le contrapposizioni richiamate a insaporire un duello molto appassionante, che anche negli appuntamenti allo Stadio Olimpico e in Coppa Italia ha avuto episodi significativi.
I NUMERI 10
Il terzo Juventus-Roma di Platini è in una stagione dove le due squadre non sono impegnate nella lotta al vertice e lo scudetto va al sorprendente Verona. La gara del Comunale termina 1-1 ed è un lancio calibrato splendidamente da Michel a determinare la rete del vantaggio bianconero, realizzata da Massimo Briaschi. Nella sfida dei numeri 10 anche quello della Roma ha un peso determinante: è infatti Giuseppe Giannini a siglare il pareggio per i suoi.
SUBLIME MICHEL
Il Platini degli ultimi due Juventus-Roma che gioca si dedica a confezionare momenti di calcio raffinatissimo. Nel 1985-86 ben 2 dei 3 gol che determinano il 3-1 finale sono ispirati dal suo genio: un assist su per Massimo Mauro e un cucchiaio da fermo per Cabrini che mette il pallone in mezzo per trovare il colpo di tacco di Aldo Serena, un'azione fantastica. L'anno dopo, Michel si ripropone ancora nella veste di suggeritore tracciando la via nuovamente per Serena con un lancio a lunga gittata per l'1-0. Quanto al definitivo 2-0, il 10 bianconero trova un varco per Briaschi che solo lui ha in testa e col piede destro disegna una traiettoria non intercettabile dagli avversari.