Sono due i precedenti di Juventus-Porto giocati a Torino, entrambi riguardanti la Champions League. E anche se nella memoria collettiva la sfida per eccellenza con i lusitani è quella avvenuta in campo neutro a Basilea, che ha regalato alla Signora la Coppa delle Coppe del 1984, anche le due gare disputate al Delle Alpi e allo Stadium sono state importanti.
LA CONFERMA DI OPORTO
14 marzo 2017: i giocatori della Juventus festeggiano il passaggio degli ottavi di finale al termine di una gara non particolarmente problematica contro il Porto. I bianconeri vincono 1-0 grazie al rigore trasformato da Paulo Dybala sul finire del primo tempo, che ribadisce la superiorità manifestata in Portogallo con il 2-0 firmato Marko Pjaca-Dani Alves.
IL SEMPRE PRESENTE
C'è un giocatore a unificare le due sfide giocate a grande distanza. Tanto nella partita dello Stadium quanto in quella del Delle Alpi, datata 23 ottobre 2001, a difendere la porta della Juventus c'è Gigi Buffon. Nel primo caso subisce un gol da parte di Clayton, peraltro ininfluente perché i bianconeri riescono a rimediare allo svantaggio e a vincere 3-1. Nel 2017, il numero 1 trascorre una serata tutto sommato serena, intervenendo con sicurezza su una conclusione centrale da parte di Tiquinho Soares, mentre in due altre possibili occasioni gli attaccanti avversari arrivano a tu per tu ma non inquadrano la porta.
LA PRESENZA DI PAVEL
Oltre a Buffon, c'è un altro uomo presente in entrambi gli Juventus-Porto. Nel 2001 Pavel Nedved è alla sua prima stagione in bianconero e proprio la gara in Champions League è una delle più convincenti del suo primo periodo. La rete del 3-1, che chiude la gara, nasce da una sua azione di pressing che gli permette di rubare palla a Hugo Iborra e di consegnarla a David Trezeguet per un comodo tocco a porta vuota. Sedici anni dopo, da vicepresidente della Juventus, Nedved assiste con attenzione alla fase di riscaldamento della squadra, riassaporando il profumo delle grandi notti europee.
L'IMPERO DI DEL PIERO
Nel 3-1 di Juventus-Porto del 2001, è fondamentale come la Juve riesca a rimediare alla rete dello svantaggio già nel primo tempo e lo faccia con Alessandro Del Piero. Il gol del pareggio è determinato da un suo calcio di punizione che sorprende il portiere sul suo palo. Una parabola definita su Hurrà Juventus «la solita, implacabile, che marmorizza tanti portieri: nel museo delle belle statuine entra di diritto allora anche Ovchinnikov». Una serata speciale, per il 10 bianconero, che al suo ventottesimo gol nelle coppe diventa il primo marcatore di tutti i tempi nella storia europea della Juve.
LA QUALIFICAZIONE IN ANTICIPO
«Gioca da campione e ragiona da capitano»: Marcello Lippi descrive così Del Piero al termine di Juventus-Porto. Alex mette del suo anche in occasione del 2-1, battendo il calcio d'angolo che trova puntuale all'impatto vincente Paolo Montero. Il terzo gol è opera di David Trezeguet ed è la firma conclusiva su una vittoria che permette di ottenere con una giornata in anticipo la qualificazione alla seconda fase della Champions League, all'epoca strutturata su due gironi prima delle gare a eliminazione diretta.