La storia del calcio è fatta di coincidenze tra le più bizzarre, ma quella che si verificherà in questi giorni è tra le più incredibili. La Juve non perde a Bologna dal lontano 29 novembre 1998, un 3-0 maturato interamente nella prima mezz'ora di gioco per effetto dei gol di Paramatti (futuro bianconero), Signori e Fontolan. In campo c’era Antonio Conte, a rafforzare ancora di più il rapporto con l’oggi. Perché tre giorni dopo, la Juve di Marcello Lippi sarebbe stata impegnata poi in Turchia con il Galatasaray per la quinta giornata del girone di Champions League, in una gara terminata 1-1, un risultato che oggi varrebbe la qualificazione agli ottavi.
La partita era stata rinviata di una settimana per ragioni di ordine politico (il caso Ocalan che aveva determinato una crisi diplomatica tra Italia e Turchia).
Da quella sfida così esaltante per i padroni di casa, sono passati molti anni e nelle 12 occasioni in cui le due squadre si sono affrontate a prevalere è stata nettamente la Juventus, con 8 vittorie e 4 pareggi.
In non poche circostanze sono stati gli ultimi minuti a decidere i confronti diretti. Nel 2000 si arriva al novantesimo sullo 0-0 quando Kovacevic e un autogol di Paganin determinano addirittura uno 0-2 in pieno recupero.
Nel 2003 la forza caratteriale della Juventus dello scudetto numero 27 è evidente nelle reti di Zambrotta e Camoranesi che nelle ultime battute permettono ai bianconeri di evitare una sconfitta che sembrava ormai certa.
Infine, nel 2004-05 è una terrificante bordata su punizione di Nedved a garantire alla Juve di Capello una vittoria in zona Cesarini.