16 maggio 2012, nasce il J-Museum. Sono passati due anni dalla sua inaugurazione e, pur se con un po' di anticipo, non poteva davvero festeggiare in modo migliore. Il presidente dell'Uefa, Michel Platini, nei giorni precedenti la finale di Europa League disputata allo Juventus Stadium, si era infatti recato in visita privata al museo bianconero. Ad accoglierlo e ad accompagnarlo nel tour, il presidente Andrea Agnelli, l'amministratore delegato Giuseppe Marotta e il presidente del J-Museum Paolo Garimberti. Per le Roi la visita è stata un vero e proprio tuffo nel passato, durante il quale ha potuto rivivere i suoi anni in bianconero, rivedere i trofei conquistati indossando la mitica “numero 10” e respirare ancora quella che per lui è sempre stata, e sempre sarà, aria di casa.
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Una visita, quella di Platini, che idealmente chiude il cerchio di due anni fantastici: il J-Museum un mese fa ha tagliato il traguardo dei 300.000 visitatori e recentemente è salito al 47° posto nella classifica dei musei più visitati d'Italia. Numeri che non solo ne premiano la magia, ma anche il costante impegno nell'affiancare al fascino della storia bianconera quello della cultura e dell'arte. Un impegno che si è concretizzato quest'anno con “Gli incontri del J-Museum”, cui hanno partecipato personaggi dello spessore di Salvatore Accardo e Neri Marcoré, e con la mostra “Invasione di Campo – L’Arte entra in gioco”, inaugurata lo scorso 18 aprile e aperta al pubblico fino al 27 luglio.