Divertirsi. Scoprire. Imparare. Giocare. Sul muro dell'aula didattica del J-Museum dedicata agli incontri con le scuole ci sono scritti a chiare lettere questi quattro verbi e suonano tanto come dei consigli preziosi, come modi di intendere la vita e lo sport che i ragazzi possono e devono fare loro. Quando gli studenti entrano nel locale, se li trovano subito di fronte ed è in quel momento che inizia un percorso di apprendimento breve, ma intenso e stimolante, che a fine giornata li farà tornare a casa forse un po' più grandi. Sicuramente più consapevoli dell'importanza di rispettare regole e avversari.
E' accaduto così anche ai 70 ragazzi della scuola media di Borgo Sesia che oggi hanno partecipato all'incontro “Stringere le mani del mondo”, che ha allargato il loro sguardo sui valori dello sport, sull'importanza del Fair Play e del rispetto per gli avversari, prima vera forma di rispetto verso se stessi. E il fatto che molti di loro sfoggiassero la maglietta della Juventus, uno dei professori una dell'Inter, e tutti fossero entusiasti e divertiti anche durante l'immancabile visita alle sale del J-Museum e il tour dello stadio, dimostra come il messaggio sia arrivato forte e chiaro.
Quello di oggi era l'ultimo giorno dedicato alle scuole e alle famiglie: le vacanze incombono e anche i laboratori del J-Museum si prendono una meritata pausa, con la consapevolezza di aver ottenuto un successo notevole. Dallo scorso settembre, quando sono stati inaugurati “Stringere le mani del mondo” e “La storia siamo noi - La storia siete voi”, un viaggio alla scoperta dell'evoluzione di Torino attraverso il calcio e la Juventus, il museo bianconero ha accolto ben 54 scuole da tutta Italia e circa 2.850 ragazzi, 880 dei quali solo nel mese di aprile. Numeri ancora cresciuti rispetto a quelli già lusinghieri dell'anno precedente, quando ancora non erano iniziati gli incontri didattici, ma già gli istituti scolastici avevano scelto il J-Museum come meta: dal settembre 2012, sono infatti oltre 5.000 gli studenti che ne hanno varcato la soglia. E che ne sono usciti con il sorriso stampato sul volto.