Un muro lì dietro, come sempre. Giorgione è tornato, e assieme ai compagni di reparto non ha concesso un metro ai propri avversari. Il risultato? Ancora una partita di sostanziale inoperosità per Buffon, e altri tre punti messi in cassaforte. Niente però è facile come sembra…
«Non era facile questa sera. Lo abbiamo visto negli anni scorsi, è sempre difficile partire bene a livello internazionale e vincere. Lo abbiamo fatto e siamo contenti di questo, della doppietta di Carlitos e di non avere preso gol: ma questo doveva essere solo l’inizio».
«L’anno scorso ci è mancato vincere partite così in Champions», ha continuato. «Forse avevamo un po’ più di appagamento dopo i due scudetti. Quest’anno per forza di cose siamo più responsabilizzati, si è vista più attenzione e voglia di vincere. Se due anni fa abbiamo sopperito con un po’ di fortuna, l’anno scorso le abbiamo pagate tutte», è stata la sua analisi a chi ha domandato un raffronto rispetto alle partite europee degli anni passati.
Nel primo tempo però, ha assicurato, è mancata la paura. Al contrario, la momentanea empasse vista in campo è stata dovuta alla difficoltà nel trovare la quadra del cerchio per scardinare la linea difensiva avversaria. «Erano tutti dietro la linea palla, molto aggressivi. Poi abbiamo corretto un paio di movimenti, si sono allargate le loro maglie e si sono liberati Carlos e Lichtsteiner. Sono contento, la partita non era facile. Ora però ci aspettano le due trasferte, che sono le due partite più importanti del girone dove ci giochiamo tanto»