Ci ha lasciati oggi Salvatore Schillaci; presto, troppo presto, a 59 anni.
Ci innamorammo da subito di Totò.
Della sua voglia, della sua storia, del suo essere appassionato, e si vedeva in ogni partita che giocava.
Noi della Juve abbiamo avuto la fortuna di entusiasmarci per lui prima che, in quell’incredibile estate del 1990, lo facesse l’Italia intera, ammaliata da quelle sue esultanze così meravigliosamente energiche.
Perché Totò alla Juve arrivò nell’89, e in quella stagione segnò 15 gol in campionato, 4 in Coppa UEFA e 2 in Coppa Italia. Numeri che, appunto, gli valsero la maglia azzurra nel Mondiale italiano, che – anche grazie a lui – divenne quello che tutti ricordiamo come il mese delle “Notti Magiche”.
Capocannoniere della competizione e, con la Nazionale, terzo, per un immenso sogno collettivo fermato solo da quei calci di rigore di Napoli.
La sua storia bianconera andò avanti altri 2 anni, fino al 1992, per 132 presenze e 36 gol. E trentasei di quelle magnifiche esultanze che adesso riguardiamo con il groppo in gola.