Entusiasmo e non esaltazione. È tutto in questa dicotomia il rush finale della Juve, quantomeno a livello dell’approccio che si deve avere, secondo Mister Allegri. Inevitabile e anzi necessario vivere con entusiasmo queste ultime partite, ma guai a lasciarsi andare all’esaltazione che non è utile e anzi dannosa.
«Concentrazione ed equilibrio – predica il Mister – Anche nell’approccio alla semifinale di Champions, cui però dobbiamo pensare dopo Bergamo. E prima di Bergamo dobbiamo concentrarci su domani, perché una vittoria col Genoa secondo me vale lo Scudetto».
Capitolo campionato, allora: «Domani dobbiamo affrontare il match come abbiamo fatto con gli ultimi. Non dobbiamo prenderla sotto le righe, avere cattiveria e intensità perché, ripeto, domani vale lo Scudetto. Vincendo manteniamo il distacco inalterato, con una partita in meno e la possibilità di sbagliarne due. Dopodichè sono felice che per un mese avremo una partita ogni tre giorni, ma ricordiamo sempre bene che non abbiamo vinto ancora niente, ma stiamo portando avanti un bel percorso».
«Avrei preferito il Real? No». Non ci gira in torno, Allegri, che comunque spiega: «Se il Monaco è in semifinale vuol dire che ha grandi valori, tecnici e tattici. Noi abbiamo storia ed esperienza dalla nostra, ma non significa che siamo facilitati: il Monaco ha tanti giovani molto bravi. Comunque vogliamo arrivare in Finale e vogliamo provare a vincerla». E continua: «Quando sono arrivato qui mi sono messo a disposizione: ho aiutato i giocatori e loro hanno aiutato me a riportare la Juve ai vertici in Europa, ad arrivare al punto di affrontare con serenità anche i match più importanti, come quello col Barcellona, perché questo deve essere il nostro DNA».
«Dobbiamo e possiamo crescere ancora, per esempio a Barcellona in fase di gestione abbiamo avuto spesso troppa fretta, senza spostare il gioco. E poi si lavora sempre sulla tecnica dei singoli, ma devo dire che ho un gruppo di ragazzi straordinari, sotto un profilo morale oltre che tecnico. Tutti stanno mettendo da parte gli obiettivi personali per quelli collettivi, tutti stano lavorando da gruppo e mantenendo una grande concentrazione. Sanno che possono essere decisivi, anche giocando un minuto, perché da quello specifico pallone può passare una grande vittoria».
«Davanti giocano “i soliti 4” ho solo un dubbio su Cuadrado ma deciderò – spiega – Al suo posto può giocare Lemina. Marchisio? Sarà in campo, il suo percorso procede bene, ha avuto alti e bassi normali come sempre accade dopo un infortunio come il suo, che richiede un anno per tornare al top. Ma adesso è di nuovo in fase di crescita, farà un bel finale di stagione. In difesa non ho problemi, sono tutti bravi. L’importante è fare una partita tosta».
A domanda specifica sui due giocatori, Allegri risponde: «Bentancur è uno dei giovani più promettenti nel mondo del calcio, da luglio inizierà il suo percorso di crescita con noi. Dani Alves? Ha avuto bisogno come è normale di ambientarsi, e poi si è infortunato. Per fortuna, seppur con caratteristiche diverse, in quel ruolo abbiamo un altro grandissimo giocatore che è Lichtsteiner»