Mister Massimiliano Allegri presenta in conferenza stampa la sfida di martedì 16 gennaio alle ore 20:45 all’Allianz Stadium contro il Sassuolo - la prima gara del girone di ritorno dei bianconeri. Un match che arriva dopo l’ottima prova in Coppa Italia della scorsa settimana e che chiude la 20^ giornata di campionato.
MANTENERE L’ENTUSIASMO MA NIENTE EUFORIA
«Il gruppo ha lavorato bene in questi giorni come sempre in stagione, siamo consapevoli del peso della gara di domani. All’andata abbiamo vissuto una serata brutta e sappiamo di affrontare una squadra tecnica che ha un buon collettivo. I tre punti in palio domani sera sono importanti, dovremo essere molto attenti sotto l’aspetto tattico: il Sassuolo è pericoloso se commetti degli errori, noi dobbiamo conservare l’entusiasmo dato dai risultati raccolti finora. Rispetto al match d’andata, siamo cresciuti come consapevolezza sia a livello tecnico che fisico: sottolineo sempre che bisogna andare cauti e che il calcio vive di equilibri sottili, basta poco per scivolare. Dobbiamo mantenere questo entusiasmo sia all’interno del gruppo che da parte dei tifosi, ma non dobbiamo avere troppa euforia perché quella porta a sbagliare. Più andiamo avanti e il margine d’errore si riduce, quindi siamo chiamati ad aumentare la concentrazione».
LA FORMAZIONE DA SCHIERARE CONTRO IL SASSUOLO
«Rabiot sta bene, abbiamo recuperato anche Chiesa che sta meglio: nel match di domani, così come accaduto a Salerno e in altre sfide, chi entrerà dalla panchina risulterà determinante. Nelle prossime ore capirò se Rabiot sarà titolare, poi dovrò fare delle valutazioni in difesa - anche se manca Gatti che è squalificato. Il dubbio in quel reparto è tra Rugani e Alex Sandro. Weah sta crescendo e sono sicuro che ha ampi margini di miglioramento: Viene da un campionato diverso, ha ricevuto più nozioni sulla fase difensiva. Davanti Yildiz sta facendo bene, così come Milik e Vlahovic e avremo anche Chiesa. Stamattina Kean si è sottoposto agli esami: è recuperato anche lui e ora inizierà un periodo di “riatletizzazione”. In questo momento non vedo come possibile modulo Yildiz e Chiesa dietro la punta perché abbiamo trovato equilibrio e il rischio è che se modificando modulo potremmo perdere le nostre certezze - cosa che non conviene mai fare nel girone di ritorno, sempre molto più difficile di quello d’andata».
IL TESTA A TESTA CON L’INTER
«Abbiamo parlato con la squadra e sappiamo che mancano ancora tanti punti per la qualificazione in Champions, ci stiamo allenando per fare un passettino alla volta: domani Sassuolo e poi penseremo a Lecce. Evitiamo di fare conti a lungo termine, meglio resta concentrati. Non ho riconquistato il tifo: stiamo facendo un buon lavoro grazie ai ragazzi che vanno in campo e vincono le partite, noi che stiamo intorno siamo tutti importanti e cerchiamo di fare del nostro meglio per metterli nelle condizioni ideali. Le differenze con l’Inter sono due: loro sono una squadra costruita per vincere lo Scudetto, noi abbiamo iniziato un percorso diverso e su questo noi dobbiamo lavorare senza avere l’ossessione di vincere lo Scudetto. Siamo la Juventus è dobbiamo fare il massimo, ma il calcio non finisce il 25 maggio: abbiamo un futuro importante con questi ragazzi per i prossimi cinque anni».