Antonio Conte è visibilmente soddisfatto della prova di maturità: la sua espressione a fine gara, quando si presenta ai microfoni dei giornalisti, racconta di un tecnico orgoglioso dei propri giocatori, capaci di ottenere una vittoria fondamentale in uno stadio in cui solo due italiane nella storia avevano trionfato.
Nessun calo fisico, insomma: «Personalmente non mi ha mai preoccupato», ha spiegato Conte. «Questa squadra ha sempre lavorato, nonostante le tante partite in successione. Chi incontra la Juventus fa sempre la partita della vita, troviamo sempre gente super motivata ma questo ci deve spingere oltre l’ostacolo».
«La squadra sta bene, è in salute e lo dimostra anche il secondo tempo di Napoli. La partita di oggi è stata difficile, abbiamo incontrato un avversario che ha tentato di marcare a uomo gli interni e gli esterni, oltre a metter Malbranque fisso su Pirlo: in queste situazioni devi provare gli uno contro uno o schemi memorizzati per arrivare davanti al portiere, come con Carlitos nel primo tempo».
«Nel secondo tempo», ha continuato il Mister nella sua analisi della partita, «loro sono Calati fisicamente. Ci siamo mossi di più senza palla e abbiamo creato più
situazioni. Il risultato è meritato, ma abbiamo una gara di ritorno ancora da giocare e semifinale ancora da conquistare»
Conte spegne quindi ogni allarmismo sulle condizioni di Carlitos Tevez, che a metà secondo tempo ha chiesto il cambio. «Carlos avvertiva un po’ di fastidio all’adduttore ed eravamo rimasti d’accordo che appena avesse sentito fastidio mi avrebbe chiesto il cambio. Bene così, chi è subentrato ha fatto molto bene».
La Juve nella ripresa ha giocato da squadra matura. Il copione ha visto il Lione non mollare un centimetro, ma la Juve non rischiare – tanto è vero che i francesi hanno effettuato un solo tiro verso Buffon. Vucinic e Giovinco, poi, hanno contribuito a scardinare la difesa dei Gonnes. «Giovinco ha delle qualità incredibili e deve credere ancora di più in sé stesso, può fare la differenza anche in squadre come la Juventus. Sia Tevez che Osvaldo hanno fatto bene e stiamo ritrovando anche Mirko: bisogna cercare di farlo entrare in condizione, sa che ha tutta la mia stima come per tutti gli altri attaccanti. Per il resto mi è piaciuta la mentalità: siamo venuti a cercare il gol a Lione e l’abbiamo trovato».