Anche se a migliaia di chilometri di distanza, la mente di Antonio Conte è a Vinovo. Domani, domenica 29 dicembre, la squadra tornerà al lavoro per iniziare a preparare il big con la Roma del 5 gennaio, ma senza la sua guida che in questi giorni è a Dubai. Ospite del Globe Soccer Awards, in cui è trai candidati al premio di allenatore dell’anno e durante il quale quest’oggi ha preso parte a un incontro tra tecnici vincenti con Fabio Capello e Josep Guardiola.
E di calcio, ma soprattutto di Juve, Conte ne ha parlato in un’intervista esclusiva che ha concesso a Sky. In cui ha confermato di essere già pronto a tornare in pista. «Dopo la sosta dobbiamo riprendere subito il nostro cammino, continuando a fare bene in campionato, ma anche in Coppa Italia e in Europa League. C’è ancora dispiacere per la Champions, per essere usciti senza aver potuto giocare l’ultima partita, ma come ho tempo a tempo debito non dovevamo ridurci all’ultima gara per qualificarci, specie in casa della diretta rivale. È un’eliminazione che ci deva far fare esperienza perché questo gruppo ne ha poca a livello di coppe. C’è bisogno di proseguire un percorso, continuare a dare soddisfazioni a tifosi come successo negli ultimi due anni, con la stessa fame e la stessa determinazione».
A Dubai va in scena una fetta importante di calcio mondiale. Anche per la presenza di un fuoriclasse come Cristiano Ronaldo, affrontato recentemente in Champions. Una competizione dove sia Conte che la Juventus vogliono tornare molto presto protagonisti. Continua il tecnico. «Per primeggiare in Europa dipende anche dagli altri. Per esempio il Bayern ha vinto tutto e in estate ha investito altri 60 milioni. Dipende molto anche dalla crescita che l’Italia riuscirà a fare per tornare a livelli competitivi. Proprio quando giocavo ancora e con la Juve abbiamo fatto quattro finali di fila. Cosa sono disposto a fare per la Champions? Niente, perché in futuro la vincerò. Senza lavoro e idee non si va avanti, non si vince solo con i soldi. Progetti e idee sono fondamentali per riuscirci».
Ingredienti che la Juventus della gestione Andrea Agnelli sta utilizzando fin dall’inizio del ciclo. A cui se n’è aggiunto uno speciale: proprio Antonio Conte. In attesa di sapere se sarà eletto allenatore dell’anno, dal Globe Soccer Awards (la premiazione è in programma domani sera), il tecnico bianconero commenta così la sua candidatura. «Non penso di essere il migliore al mondo, ma un allenatore emergente, che sta facendo bene. Grazie alle idee, ai calciatori e alla società che hanno sposato il progetto. Se calciatori e società non ti credono diventa tutto più difficile, per questo devo ringraziare loro. Per un tecnico è un motivo di grande orgoglio quando i suoi giocatori parlano continuamente di squadra che gioca a calcio. Soprattutto quando a dirlo sono gli ultimi arrivati come Tevez e Llorente».