«Un risultato bugiardo».
Antonio Conte fotografa così il 2-1 della gara di andata contro il Benfica. I bianconeri avevano riacciuffato il pareggio e sicuramente non meritavano di uscire sconfitti dal Da Luz. E proprio la prestazione in Portogallo è confortante in vista del ritorno: «Avevamo giocato un'ottima partita - ribadisce il tecnico - Prendere gol dopo due minuti ci ha condizionati, perché non è semplice riassestarsi.
Il Benfica ha puntato molto sulle ripartenze, ma ha costruito poco gioco. Nel secondo tempo si è vista una sola squadra in campo, siamo stati più accorti e avremmo potuto segnare di più. Domani dovremo essere bravi ad attaccare e a non lasciare il contropiede agli avversari». «La partita si giocherà su 95 minuti e dovremo essere bravi a interpretarla. Farò delle scelte anche pensando a giocatori che potranno entrare a gara in corso e cambiarne l'andamento. Paura del Benfica? Non conosciamo quella parola, non fa parte del nostro vocabolario. Conosciamo la parola rispetto, sia che si tratti di avversari come il Benfica o avversari di Serie B. Finora abbiamo compiuto un percorso straordinario. Ci siamo meritati di giocare una semifinale in Europa e dobbiamo vivere questo momento con grande entusiasmo e partecipazione. E così dovranno fare i nostri tifosi, dopo 11 anni che guardavano gli altri arrivare in fondo a competizioni europee. Domani avremo tutto lo Stadium con noi». Visto il gemellaggio tra i lusitani e Toro viene chiesto a Conte un pensiero sul fatto che ci saranno italiani che tiferanno per il Benfica: «Beh, ci saranno anche tanti portoghesi che tiferanno per noi – è la risposta del tecnico – Il Benfica è un po' la Juve del Portogallo, o sei pro o sei contro. Loro avranno molti tifosi qui in Italia, noi molto in casa loro».