Il 2-0 dell'andata è una bella base di partenza, ma c'è ancora una gara da giocare e, possibilmente da vincere. Antonio Conte tiene alta la tensione, sapendo che, pur favorita, la Juventus non potrà permettersi distrazioni contro il Trabzonspor: «Quando su due partite si segnano due gol in casa senza subirne si parte con un piccolo vantaggio – ammette il tecnico - ma sappiamo che affronteremo una squadra spinta da 25.000 tifosi. Siamo abbastanza vaccinati a questo tipo di situazioni. Quando le squadre avversarie arrivano allo Stadium avvertono il calore dei nostri tifosi e così sarà per noi domani. Cercheremo di essere migliori sul campo e di passare il turno. Non è la prima volta che giochiamo in situazioni del genere, quindi siamo preparati e abbiamo grandissimo rispetto dei nostri avversari».
«Siamo venuti per giocarci la partita – continua Conte - non certo per difendere il 2-0. Non fa parte della nostra idea di calcio. Loro davanti hanno grande qualità, ma vogliamo fare la gara, anche perché segnando un gol, la strada per la qualificazione sarebbe in discesa».
Così come per la partita di andata, Conte annuncia un inevitabile turnover: «Affrontiamo questa competizione con entusiasmo e saranno coinvolti tutti i giocatori della rosa. Chi è stato utilizzato a Torino ha fatto bene e sono convinto possa fare ancora meglio. Queste gare ci permetteranno di accrescere la nostra esperienza internazionale e dobbiamo affrontarle al massimo. Quindo ci sarà una grossa rotazione, indispensabile visti i tanti impegni».
L'Europa League potrà regalare consapevolezza anche a livello Europeo ai bianconeri. Un elemento fondamentale nel percorso di crescita intrapreso: «Il nostro percorso europeo è iniziato solo lo scorso anno e bisogna percorrere una determinata strada, perché dall'oggi al domani non ci si inventa vicino al Bayern Monaco, al Barcellona, al Real Madrid. In Italia siamo stati bravi a trovare le scorciatoie, in Europa sarà un po' più dura. Servono pazienza, lavoro e sacrifici. Le vittorie non si inventano dall'oggi al domani».
Inevitabile, in conclusione, una domanda sulle polemiche post Derby. La risposta di Conte dovrebbe essere portata ad esempio nelle scuole: «Preferisco parlare di calcio giocato. Lo scorso anno, contro il Genoa, ho avuto da ridire in modo forte sull'operato degli arbitri, è stato un momento in cui non mi sono piaciuto. Mi sono scusato e da allora ho cambiato completamente atteggiamento, anche perché sono convinto che i nostri direttori di gara siano tra i migliori al mondo. Dobbiamo essere educati e rispettare il loro lavoro».