Poco più di quattro anni fa - era il 21 agosto 2018 - la Juventus Under 23 giocava la prima storica partita ufficiale della sua storia, vincendo 1-0 contro il Cuneo ad Alessandria.
Oggi, venerdì 26 agosto, un nuovo punto di partenza attende questa bellissima realtà, un punto di partenza per un ulteriore percorso di valorizzazione della squadra.
La Juventus Under 23 diventa ufficialmente Juventus Next Gen.
Con questo renaming, dunque, si vuole rafforzare ulteriormente il posizionamento del brand come innovatore e pioneer. Juventus, infatti, è l’unica squadra della Serie A ad avere una Seconda Squadra militante in Serie C. Senza dimenticare, ovviamente, l’obiettivo primario che è quello di dare valore al progetto trasmettendone al meglio la sua filosofia. Una filosofia che si fonda su concetti chiari come l’ambizione, il continuo miglioramento e la crescita dei giocatori. Next Gen, però, vuol dire anche talento e sogno, in una parola: futuro, quello delle nuove generazioni di calciatori.
Renaming che è il primo passo in questo percorso di crescita per ampliare le potenzialità di questo progetto che è nato quattro anni fa, ma soprattutto per rafforzare il posizionamento di Juventus come leader innovativo e lungimirante.
Ed è molto chiaro anche il messaggio che la Società vuole veicolare: la Juventus Next Gen, sempre di più, darà la possibilità a tanti giovani di crescere nel mondo bianconero, anche e soprattutto come uomini, diventando calciatori professionisti. Stabilendo nuovi standard, il Club si è rivolto al futuro con un atteggiamento audace e giovanile allo stesso tempo.
Senza dimenticare, però, che se si è arrivati a compiere questa scelta è stato per dare valore anche a quanto di buono è stato fatto in questi quattro anni perché la nascita di questa squadra ha portato con sé tante cose positive. Nicolò Fagioli, Fabio Miretti e Matias Soulè, ora in Prima Squadra, sono esempi chiari di questo successo. Il primo è cresciuto nel vivaio bianconero, ha giocato la Serie B da protagonista ed è tornato con un bagaglio di esperienza molto importante. Miretti e Soulè (entrambi classe 2003), invece, arrivano da percorsi giovanili differenti, ma le loro strade si sono poi incrociate a partire dall’Under 17, prima del passaggio in Under 23 e del definitivo salto in Prima Squadra. C’è poi chi, come Franco Israel, è diventato grande con l’Under 23 e adesso veste la maglia di un altro prestigioso club in Portogallo, lo Sporting CP. Poi ci sono De Winter, Frabotta e Ranocchia che stanno facendo esperienza in prestito in Serie A. E poi chi, invece, come Barrenechea, Compagnon e Da Graca, soltanto per citarne alcuni, ha avuto la possibilità di allenarsi con i grandi campioni della Prima Squadra (Da Graca ha anche esordito in gare ufficiali) e quest’anno avrà un ruolo importante nella rosa della Juventus Next Gen.
È un cambiamento totale e significativo. Un cambiamento che si traduce nella nuova identità visuale, con annessi nuova linea grafica, nuovo font e nuovo colore che rappresentano il forte desiderio di innovazione di Juventus. E infatti anche la narrazione e i contenuti sulla squadra e sui giocatori continueranno a evolversi riflettendo una posizione sempre più giovanile e globale.
Un forte desiderio di innovazione che è figlio di una mentalità, quella bianconera, che ha sempre lo sguardo rivolto al futuro.
E adesso non rimane che iniziare insieme questa avventura, anche sui social, sul nuovo profilo Juventus Next Gen!
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