Un enorme logo a salutare l'ingresso in campo della squadra: la coreografia creata dai tifosi tramite Facebook e realizzata questa sera allo Stadium non è stata solo spettacolare, ma anche profetica: troppo grande la Juve per quest'Inter. Miglior sintesi grafica non poteva davvero esserci. La Signora del resto è abituata a dominare senza guardare in faccia gli avversari e la squadra di Mazzarri non fa eccezione, strapazzata per un'ora e capace di rialzare la testa solo quando i bianconeri abbassano la guardia, forti dei tre gol già messi a segno.
Il primo potrebbe arrivare dopo neanche tre minuti: appena partiti Pirlo crossa dalla bandierina, la difesa nerazzurra non riesce a liberare e Pogba serve Tevez a tu per tu con Handanovic che respinge entrambi i tentativi dell'Apache.
La partita la fa la Juve, più rapida nella costruzione e per nulla intimorita quando l'Inter prova a mettere la testa oltre la linea di metà campo. I bianconeri giocano a memoria e quando al quarto d'ora Pirlo ha il pallone tra i piedi sulla tre quarti e Lichtsteiner parte con il suo solito taglio, tutto lo Stadium sa cosa accadrà: assist al bacio e morbido colpo di testa in tuffo dello svizzero, che rotola sul palo e si spegne in rete.
Invece di reagire, l'Inter si chiude ancora di più, ma il merito è tutto della squadra di Conte che schiaccia gli avversari con una semplicità disarmante. La Juve, in effetti, non dà l'impressione di dannarsi l'anima. Semplicemente decide di comandare il gioco. E lo fa.
Il raddoppio potrebbe arrivare con la sortita in area di Tevez, ma il suo cross è troppo arretrato per Llorente, o con il colpo di testa di Bonucci, spazzato in angolo con qualche affanno dalla difesa. L'Inter si vede solo al 41', quando Kovacic guida un contropiede che Palacio conclude con un sinistro in Tribuna Nord. La risposta immediata è di Asamoah, con una sventola respinta a fatica da Handanovic.
Il ghanese imperversa sulla sinistra e spinge forte anche in avvio di ripresa. E' dalla sua azione al primo minuto che nasce l'angolo che porta al secondo gol: Nagatomo non libera l'area con la sufficiente decisione e Pogba mette in condizione Chiellini di battere da due passi.
Palacio è l'unico a farsi vedere tra i nerazzurri, ma manda altissimo anche l'assist di Alvarez e Mazzarri cerca di intervenire, inserendo Milito al posto di Kuzmanovic. El Principe non fa in tempo a prendere posizione in campo che la Juve cala il tris: Asamoah, sempre lui, batte una lunga rimessa laterale trovando Llorente in area. Lo spagnolo è bravissimo a difendere la posizione e a favorire l'inserimento di Pogba che spara un destro violento, ribattuto da Handanovic. Nei pressi del pallone ci sono tre maglie nerazzurre, ma quella che si muove più velocemente è bianconera e ha stampato sulla schiena il numero 23: Vidal arriva come un fulmine e piazza nell'angolino basso il suo undicesimo gol in campionato.
Sul 3-0 la Juve si rilassa un po' troppo e permette all'Inter di riaffacciarsi in avanti. Che i nerazzurri credano poco alle possibilità di rimonta lo dimostra Rolando: il portoghese approfitta di un batti e ribatti in area e piazza il diagonale alle spalle di Storari, ma neanche esulta.
Del resto la superiorità mostrata dai bianconeri per tutto il corso della gara è troppo netta per sperare di poter pensare che si lascino sfuggire una vittoria praticamente già conquistata. Potrebbe anche essere più rotonda se Vucinic, entrato nel finale al posto di Llorente, non scheggiasse il palo, ma in fondo tre gol possono bastare per il diciannovesimo successo in 22 partite. Ora i punti in classifica sono 59: nove in più della Roma, che dovrà recuperare la gara contro il Parma, rinviata oggi per pioggia, e 26 in più dell'Inter. Questa sera, la Juve ha mostrato di meritarli tutti.
JUVENTUS-INTER 3-1
RETI: Lichtsteiner 16' pt, Chiellini 2' st, Vidal 11' st, Rolando 27' st
JUVENTUS Storari; Barzagli (18' st Caceres), Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (37' st Isla), Vidal, Pirlo, Pogba, Asamoah; Tevez, Llorente (41' sr Vucinic) A disposizione: Rubinho, Vannucchi, Ogbonna, Peluso, Padoin, Marchisio, Pepe, Giovinco Allenatore: Conte
INTER Handanovic; Campagnaro, Rolando, J. Jesus; Jonathan (13' st D'Ambrosio), Kovacic (21' st Botta), Kuzmanovic (10' st Milito), Taider, Nagatomo; Alvarez; Palacio. A disposizione: Carrizo, Castellazzi, Ranocchia, Zanetti, Andreolli, Mudingayi, Samuel, Icardi Allenatore: Mazzarri
ARBITRO: Rocchi ASSISTENTI: Ghiandai, Padovan QUARTO UFFICIALE: Barbirati ARBITRI D'AREA: Peruzzo, Giacomelli
AMMONITI: 13' pt Kuzmanovic, 14' st Pogba, 28' st Alvarez