Concentrato sulle prossime sfide, pronto a importanti traguardi da raggiungere: Paulo Dybala ha parlato oggi in esclusiva a Sky Sport, raccontando il proprio momento e quello della Juventus, nonché ripercorrendo alcuni momenti chiave della stagione giunta ora nella propria fase decisiva.
UNA PAROLA PER DESCRIVERE BUFFON
Gigi è sicuramente il numero uno di tutti i numeri uno della storia del calcio. Abbiamo la fortuna di poter lavorare insieme a lui e spero che sia per tanto tempo.
… PER BONUCCI, BARZAGLI E CHIELLINI.
La BBC è un muro: l'ho sofferto da avversario, ora me lo godo da compagno.
… PER DANI ALVES E HIGUAIN.
Per Dani avrei tanti aggettivi, penso che sia un fenomeno! Gonzalo è un Goleador.
QUELLA PROMESSA A MARCHISIO...
«Era la prima volta che incontravo i miei compagni della Juve, mi avevano invitato a vedere la finale di Champions a Berlino e sono tornato in aereo con loro, dove ho conosciuto la maggior parte dei giocatori. Lì mi hanno dato tutti il benvenuto, e Claudio in particolare mi ha parlato e mi ha detto che avremmo dovuto ripartire e ritornare a giocare questa partita. Io mi ricordo sempre questa frase, ed ora che ci siamo arrivati di nuovo... Spero che il risultato sarà un altro».
IL MOMENTO MIGLIORE DI QUESTA STAGIONE PER CONDIZIONE?
«Sicuramente la settimana della doppia sfida al Barcellona: stavo molto bene fisicamente, avevo tanta fiducia in me stesso e credo sia stato uno dei migliori momenti della mia carriera».
IL GOL PIU' BELLO?
«Me ne sono piaciuti tanti, ma direi che la punizione contro il Palermo e il secondo gol al Barcellona sono i miei preferiti».
IN FINALE, IL REAL MADRID DI ZIDANE. ALLA JUVE IL NUMERO 21, PROPRIO COME DYBALA
«Mi sarebbe piaciuto giocare con lui, tutti conosciamo le sue qualità. Di lui ammiravo la sua tecnica, come si muoveva in campo, come dribblava gli avversari, facendo le cose con grande semplicità e facendo sembrare tutto molto facile. Tutti hanno visto che giocatore è stato, ora sta dimostrando di essere bravo anche come allenatore».
PRIMA UN CAMPIONATO DA CHIUDERE, A ROMA
«Roma è una delle mie città preferite al mondo, poi l'Olimpico è lo Stadio in cui ho fatto il mio esordio giocando per il Palermo, quindi per me ha un significato speciale. Siamo molto concentrati su questa partita, sappiamo che non sarà per niente facile. E' vero che ci basta il pareggio, ma noi giochiamo sempre per vincere. Poi affrontare la Roma è sempre difficile, perché ha grandissimi giocatori, non soltanto Totti che spero di poter salutare se mi troverò vicino a lui».
QUANTO E' CRESCIUTO “LA JOYA” IN QUESTI DUE ANNI, E QUANTO HA CONTRIBUITO ALLEGRI?
«Penso di essere cresciuto tantissimo nella mentalità della Juve, di entrare in campo sempre per vincere, qualunque squadra ci sia davanti. Sappiamo che il mister è molto importante per noi, e personalmente per me lo è stato tantissimo in questi due anni, per avermi fatto crescere come giocatore e come personalità dentro il campo, nonché per avermi messo nel ruolo dove mi sta facendo giocare adesso».
E A FINE STAGIONE, UNA SFIDA DI PUNIZIONI CON DEL PIERO...
«Si, io ed Alex ci siamo parlati, sappiamo che dovremo – fortunatamente – aspettare dopo il 3 giugno. In porta ci sarà Gigi, sarà sicuramente una cosa molto bella».