Francisco Conceicao | La scheda tecnica

Di padre in figlio. La storia di Francisco Conceicao è arricchita dal destino, scritta nelle stelle, e forse per questo neanche così scontata. Figlio di Sergio Conceicao -ottimo ex calciatore con un’impronta marcata nel campionato italiano e attuale allenatore a livello europeo- Francisco si annovera nel cerchio dei figli d’arte col futuro segnato, ma che per questo da dimostrare hanno molto più di quello che avrebbero con un cognome qualunque.

Per il classe 2002 il peso di tutto ciò in realtà non si è mai sentito: il portoghese ha sempre scelto di testa propria, bruciando le tappe con decisione e arrivando sui palcoscenici migliori senza aiuti, solo con la sua spensieratezza e con un talento fuori dal comune.

LA CARRIERA

A 8 anni è già nel settore giovanile dello Sporting Lisbona, il calcio gli scorre nel sangue e gli step per arrivare fino in cima sono semplici passaggi del naturale percorso di crescita. Le qualità si percepiscono presto e, dopo l’approdo al Porto, inizia ad assaggiare il calcio che conta dal 2021 in avanti. Il 17 febbraio di quell’anno diventa il secondo giocatore più giovane del club a scendere in campo in un match di Champions League, l’avversaria è proprio la Juventus. Il trasferimento all’Ajax nell’estate del 2022 è la testimonianza di quanto già raccontato: Francisco segue la sua strada e l’esperienza in Eredivisie lo mette alla prova in un contesto diverso, atipico rispetto al campionato portoghese. Torna al Porto dopo una stagione con la pelle più dura: i numeri non sono banali e le prestazioni fornite hanno una cassa di risonanza differente. L’ottima annata gli frutta le prime chiamate in nazionale, dove riesce anche a segnare il primo gol con il suo Portogallo ai danni della Repubblica Ceca ad Euro 2024. Titolare in diverse gare della rassegna, Conceicao ora ha un’identità chiara e riconoscibile.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Prima Leo Messi, poi Bernardo Silva; i paragoni per Chico (soprannome affibbiato al calciatore) non sono mai stati banali. Piccolo di statura, 170 cm, baricentro basso, velocità palla al piede, dribbling e rapidità di esecuzione. Esterno destro alto, capace di rientrare con naturalezza sul suo mancino, grande predisposizione all’ultimo passaggio, senza scordarsi la fase realizzativa. Nel calcio moderno trovare un giocatore che sia capace di saltare l’uomo con facilità può fare la differenza: a difese schierate, con squadre chiuse, uno come Conceicao rompe gli schemi classici e produce la proposta che sfugge a chi prepara le partite. La personalità delle giocate di Francisco riflettono il carisma di chi non vuol mai fermarsi al compitino, a costo di rischiare e a patto di essere funzionale al lavoro di squadra.

NELLO SCACCHIERE DI THIAGO MOTTA

La collocazione naturale dovrebbe essere la trequarti di destra, ma non è da escludere un utilizzo sotto punta. Per caratteristiche e per vocazione, Conceicao potrebbe essere quella pedina da buttare in campo a gara in corso, con le difese meno lucide, per sfruttare il cambio di passo negli ultimi 25 metri, ma anche contro squadre più piccole da scardinare, l’utilizzo del portoghese dal 1’ minuto potrebbe fornire quel lasciapassare per mettere la partita in discesa in poco tempo. Di certo ci vorrà bilanciamento: con lui si acquisisce fantasia, estro e classe, ma si perde qualcosa in termini muscolari. Spetterà al mister elaborare la formula magica, quella soluzione che dia equilibrio e imprevedibilità.

È arrivato Francisco, il figlio ribelle con la maglia juventina.