Quest'anno il Frosinone è tornato in Serie A, da cui mancava dalla stagione 2018/2019. A quell'annata risale l'ultimo scontro tra ciociari e la Juve, con i bianconeri vittoriosi, senza subire gol, sia all'andata che al ritorno. In ordine cronologico, l'ultimo faccia a faccia si è giocato all'Allianz Stadium il 15 febbraio 2019, ma per tornare a una storia con la Juve protagonista allo Stadio Benito Stirpe bisogna tornare al 23 settembre 2018: 0-2 nel finale.
CRISTIANO E BERNA
Era il primo anno di Cristiano Ronaldo con la maglia della Juventus e proprio il portoghese, sbloccatosi nella gara precedente, contro il Sassuolo, aveva aperto la strada per il successo.
"Se vuoi vincere, devi insistere, devi crederci, non devi mollare", iniziava così il racconto su Juventus.com di quella partita, a testimoniare quanto, avera la meglio sui ciociari, non fosse stato così semplice.
Il muro del Frosinone crollò, in quell'occasione, solo all'81', sotto il mancino di CR7, con Federico Bernardeschi in pieno recupero a chiudere i conti.
PAZIENZA E FREDDEZZA
Sono le due parole chiave che avevano condotto la Juve al quinto successo consecutivo in Serie A, continuando la corsa a punteggio pieno (il primo stop sarebbe arrivato alla nona giornata in Juve-Genoa, alla fine sarebbe stato scudetto). La pazienza davanti al succitato muro giallo, apparentemente inamovibile, e poi la freddezza e la lucidità nei momenti chiave. Ronaldo, come spesso accaduto nella sua carriera, si fa trovare al posto giusto al momento giusto, Bernardeschi è bravissimo a leggere la situazione e costruirsi il tiro per il raddoppio dopo una ripartenza gestita ancora una volta con reattività, ma senza frenesia.
Anche in quell'occasione, sulla panchina bianconera c'era Mister Allegri. Sono passati molti anni, la squadra è cambiata e lo è anche la fisionomia della Serie A, ma quelle caratteristiche che avevano permesso di avere la meglio in quel settembre di cinque anni fa saranno importantissime anche sabato.