Al di là di ogni pre-tattica o discorso di convenienza alla vigilia, ciò che più preme a Rudi Garcia è vedere i suoi ragazzi giocare del bel calcio, e ovviamente provare a vincere la sfida contro la grande rivale. Il tecnico francese è consapevole che quella di domani sarà una sfida stellare, che vedrà opposte le squadre attualmente migliori e più in forma del campionato: la Juventus dei tre scudetti consecutivi e dei 15 punti in cinque gare e la sua Roma, acerrima rivale nella corsa scudetto l’anno passato e riconfermatasi a livelli altissimi anche in questo avvio di stagione, in cui non ha mai perso.
La speranza - nelle parole di Garcia - è quella di vedere del buon calcio che faccia da vetrina europea per una Serie A “sottovalutata” e bisognosa di pubblicità. E quale pubblicità migliore della sfida spettacolare tra le due capoliste.
«La gara di domani sarà qualcosa di fantastico, facciamo questo mestiere per queste sfide. Questo è il bello di domani, con tanti campioni da entrambe le parti. Giocheremo con fiducia e ambizione». «Noi giocheremo sempre per vincere, proprio come abbiamo fatto in Champions, in casa del City», ha dichiarato Garcia. «Ho sempre pensato che la vittoria sia una conseguenza del bel gioco. Lo abbiamo fatto martedì e proveremo a farlo anche domani. A volte si vince anche non giocando bene, domani dovremo riflettere su quello che accade in campo».
Domani la Roma torna nella tana dei bianconeri, che l’anno scorso si imposero in entrambe le sfide di campionato. Ma qualcosa è cambiato rispetto alla stagione passata, a partire dalla panchina. Ecco la disamina del tecnico francese: «La Juve ha lo stesso modulo: ci sono punti forti e punti deboli che cercheremo di sfruttare. Forse le loro posizioni tattiche sono più alte senza palla. Questo però ci può aprire degli spazi interessanti»
«Non bisogna tornare al passato», è stata la sua reazione a chi gli chiedeva del 3-0 rimediato allo Stadium nello scorso gennaio. «E' un nuovo campionato, con nuove squadre. La verità di ieri non è la verità di oggi quindi non serve a niente pensare al passato. Chiunque vorrebbe giocare questa sfida e questo è quello che conta».
La chiave tattica dell’incontro sarà per il tecnico dei giallorossi la capacità di tenere palla e di pressare gli avversari.
«Il nostro atteggiamento di squadra ci porta a giocare sempre al massimo. Ogni giocatore è al servizio della squadra e la riprova si è avuta nelle ultime partite. Loro fisicamente hanno un impatto importante. E' una delle loro qualità. Ma siamo pronti e vogliamo giocare questa partita».
Tra tutti i giocatori della Juve, l'Apache è sicuramente il più temuto in quel di Trigoria. «Tevez è il più decisivo e i numero lo dimostrano. La Juve è una squadra completa, ma non è imbattibile, come ha dimostrato la partita di Madrid. Nessuno lo è. Sono concentrato sulla mia squadra, sulle nostre forze. I mi fido dei miei ragazzi».
Su un altro punto concordano Garcia e Allegri: la gara di domani non sarà decisiva per le sorti del campionato. «Il campionato non si decide domani, sarebbe una mancanza di rispetto pensarlo. A livello psicologico potrebbe esserci un vantaggio che poi potremmo vedere in campo dopo la sosta».
«Finora abbiamo giocato cinque partite anche se vincerle tutte non è da poco», ha quindi concluso il tecnico della Roma. «La risposta però ci sarà solo alla fine del campionato. Loro sono i favoriti e non cambierò idea, anche per buon senso».