Allegri lo aveva detto, più volte: «Hernanes è un giocatore prezioso e sarà importante per noi». E il brasiliano non lo ha smentito, anzi, ha saputo aspettare il suo momento e in questi primi mesi del 2016 si è ritagliato uno spazio sempre più consistente, : «Dopo un inizio di stagione non al massimo, si è sistemato tutto spiega il Profeta ai microfoni di Jtv - Mi sono ambientato bene e sono felice di essere qui a Torino. E credo che questo si veda anche in campo».
«Stiamo vivendo un buon momento, abbiamo trovato il nostro passo e la giusta mentalità dopo un inizio di stagione non esaltante - continua Hernanes - Ora però dobbiamo dimostrare la nostra forza, perché i grandi atleti si vedono nel momento dello sprint finale. Mancano otto partite, più la finale di Coppa Italia e dobbiamo spingere ancora di più per arrivare davanti a tutti. Il campionato credo sarà equilibrato fino alla fine, perché anche le squadre che inseguono stanno facendo bene, mentre per quanto riguarda la coppa in una partita secca può succedere di tutto, ma vogliamo finire la stagione in grande stile e affronteremo a finale con tutte le nostre forze».
Dopo la sosta la Juve troverà sulla sua strada l'Empoli. Una gara, quella contro i toscani, «da affrontare con il giusto approccio, perché ora non possiamo neanche pensare di poter sbagliare. In Italia soprattuto nessuna partita si vince o si perde prima di giocarla, ma si deve guadagnare tutto sul campo».
Sul campo la Juve avrebbe meritato anche il passaggio del turno in Champions, almeno per quanto fatto vedere all'Allianz Arena: «Non dobbiamo avere rimpianti, ma la consapevolezza di avere giocato alla pari - conclude il centrocampista - Era una sfida equilibrata e il Bayern non mi creava particolare preoccupazione, perché pensavo che avremmo potuto passare il turno. Poi è andata come sappiamo, ma abbiamo imparato molto da entrambe le gare. Quindi nessun rimpianto, testa alta e pensiamo già all'anno prossimo, perché dobbiamo affrontare le squadre di quel livello con ancora più consapevolezza e convinzione per toglierci soddisfazioni anche in Europa».