Inizia al 16’ del primo tempo di un 31 ottobre 1971 la storia d’amore tra BobbyGol e la porta rossonera di San Siro. Una storia appassionata, tant’è che appena scattata la scintilla tra il nostro terzo marcatore di tutti i tempi e quella porta, questa si ripete un’altra volta, nella stessa partita, appena 12 minuti più tardi. Prima con la testa, poi addirittura sul velluto, con il tacco.
Finisce 1-4, San Siro è annichilito e la Juventus lancia risoluta la sua candidatura al titolo, che arriverà per la quattordicesima volta di lì a qualche mese.
E’ il primo anno di Bettega alla Juventus, e il suo gol alla quarta giornata di quel torneo, che vedeva Juventus, Milan, Torino, Cagliari e l'Inter campione in carica tutte appaiate ai blocchi di partenza del campionato, passò direttamente alla storia del calcio, consegnando alla Signora lo scettro di formazione più temuta di quel campionato.
Bobby Gol di reti, a Milano, ai rossoneri, ne fece cinque in A: il cerchio si chiuse in maniera perfetta, così come tutto era iniziato: di testa, naturalmente, nel rocambolesco 2-3 del 7 novembre 1976.
L’argento dei cannonieri esorcizza-diavoli spetta a pari merito a Felice Placido Borel e Giampiero Boniperti: il primo chiudeva più di un decennio di carriera indimenticabile proprio nell’anno 1946, quando iniziava l'era del secondo. Un passaggio di testimone che non poteva che includere anche l’onere e l'onore della rete a San Siro.
Quattro gol a testa al Milan nella città meneghina, ovvero uno in più di Gabetto, Anastasi, Del Piero e Trezeguet, tutti sul gradino più basso del podio con tre reti.
Tra le fila avversarie, Jose Altafini è il rossonero che più si è scatenato contro la Signora, andando a segno ben sei volte, seguito da Shevchenko, Boffi, Rivera e Nordahl, tutti a quota cinque.