39.681. Questo è il minutaggio che, al 65’ di Samp-Juve, Gianluigi Buffon ha raggiunto con la maglia bianconera, entrando ancora una volta, casomai ce ne fosse bisogno, nella Leggenda, con la L maiuscola.
«Sono felice di aver toccato questa quota – racconta SuperGigi a fine partita – Se poi lo si fa in una squadra così forte, alzando tanti trofei fa ancora più piacere. Ma devo dire che mi auguro di avere ancora minuti importanti nelle gambe, nella testa, nel cuore e nelle mani». Guarda anche, e ancora una volta, al futuro, il Capitano: «Non ho certezza di cosa succederà. So che ho obiettivi a breve termine che voglio raggiungere, poi vedremo…»
Futuro, molto più vicino, è anche una grande sfida europea: «Posso dire di essere fortunato a giocare una partita come quella con il Barcellona. Ed è anche giusto farlo, perché ai quarti di finale di Coppa questi sono gli eventi che ti danno la misura di quello che sei e che vali. Certo, nelle due partite è più dura che in una sfida singola, in cui te la giocheresti di più, ma se fai il calciatore lo fai anche per vivere momenti del genere, e magari per fare qualcosa di sensazionale».
Chiudendo invece il discorso sulla partita di oggi: «Una squadra, la Samp, con molta tecnica e con un’idea chiara di gioco. Dovevamo vincerla, in ogni modo, sgomitando e dannandoci. Lo abbiamo fatto, era troppo importante».