L’8 giugno 1947 Boniperti inizia a segnare con la maglia bianconera. Accade al Luigi Ferraris, in una domenica d’estate, contro la Sampdoria: di gol, il 19enne Giampiero, ne fa addirittura due in una volta sola; si sarebbe fermato solamente 177 reti più tardi, dopo quasi tre lustri di successi con la Vecchia Signora.
A Genova, contro i blucerchiati di Gian Battista Rebuffo è la seconda partita ufficiale con la maglia della Juventus per Boniperti, che neanche ventenne – avrebbe compiuto gli anni un mese dopo – era stato catapultato a settembre da una squadra dilettantistica di provincia, il Momo Novarese, ad una società che aveva già scritto la storia del football italiano, con sette scudetti in bacheca.
L’allenatore bianconero, Renato Cesarini, lo butta nella mischia fin dall’inizio, e Boniperti ripaga la sua fiducia: la sua prima rete, un pallone facilmente depositato in rete su assist di Sentimenti III, lo sblocca, tant’è che non vuole lasciare il campo prima di aver scritto ancora una volta il suo nome sul tabellino dei marcatori, allo scadere di quella partita.
Per il giovane bomber bianconero è l’iniezione di fiducia decisiva, dopo l’esordio opaco di marzo contro il Milan di Bigogno. Due settimane dopo segna ancora, in trasferta contro il Venezia, e il resto è storia. Non avrebbe più smesso per molto, molto tempo. Nella stagione successiva, quella del 1947-48, sarebbe diventato titolare inamovibile e addirittura re dei marcatori in Serie A con 27 gol.
Trascorrerà in bianconero, da giocatore, un totale di 15, fantastiche stagioni – impreziosite da cinque scudetti e due Coppe Italia – raggiungendo quota 459 presenze (il settimo calciatore della Juve di tutti i tempi) e marcando la bellezza di 179 reti, l’ultima delle quali nel poker a domicilio del 21 maggio 1961 al San Paolo di Napoli.