Manca pochissimo a Napoli-Juventus, posticipo domenicale della 27a giornata di Serie A, con i ragazzi di Massimiliano Allegri che proveranno a dare seguito al successo ottenuto in extremis all’Allianz Stadium contro il Frosinone. Le sfide contro i partenopei hanno da sempre un significato speciale, all’andata fu necessario un gol di Gatti nella ripresa per piegare la resistenza azzurra. Al Maradona, negli ultimi anni, la Juventus non è mai riuscita a raccogliere punti e l’ultima vittoria in terra campana risale a Marzo 2019.
CAMPIONATO 97/98: IL NAPOLI LOTTA PER SALVARSI, I BIANCONERI SONO SECONDI
Per rievocare buoni ricordi, cercando di avvicinare al meglio la sfida, Iconic Goals ci riporta alla memoria il match della stagione 1997-98. Lo scenario è leggermente diverso rispetto all’attualità: il Napoli fatica, lotta per non retrocedere e prova a risalire la corrente dopo le prime 7 giornate avare di punti; dall’altra parte la Juventus cerca di rimanere in scia all’Inter capolista, per bissare lo scudetto vinto pochi mesi prima.
È la sera del 9 Novembre 1997, lo stadio San Paolo regala una coreografia da campionato argentino e i padroni di casa sognano di strappare punti ai campioni d’Italia in carica. Una domenica diversa dalle altre, la squadra di Marcello Lippi ne è conscia e mira non sottovalutare per nulla l’impegno.
PRIMO TEMPO DI STUDIO, POI CI PENSA ZINEDINE
Primi squilli di partita con Protti che scappa via sul filo del fuorigioco, ma il suo tiro esce a lato, sul fronte opposto ci prova Birindelli su punizione, Taglialatela risponde presente. L’inizio del match non regala moltissimo: tanti scontri a metà campo -anche ai limiti della regolarità- e nervosismo alle stelle, con l’arbitro Braschi che fatica a tenere le redini della partita.
Al 38° la svolta: Del Piero inventa il corridoio per la corsa di Zidane a tagliare fuori la difesa, destro di Zizou a battere l’uscita del portiere e Juve avanti. Prima dell’intervallo Inzaghi ha l’opportunità di arrotondare, ma il suo pallonetto non è preciso. Squadre negli spogliatoi e risultato sullo 0-1.
SECONDO TEMPO IN SPINTA PER I CAMPANI: PARI DI BELLUCCI
Nella ripresa il Napoli di Mazzone vuole giocarsela in maniera più spregiudicata, gli spazi si aprono e lo spettacolo cresce. Pronti, via e Bellucci di testa non inquadra la porta, stesso esito pochi minuti dopo per l’incornata di Zidane. Al minuto 58 i partenopei riaprono tutto: Giannini addomestica il pallone sulla mediana e buca centralmente mandando in porta Bellucci, Peruzzi prova ad evitare il peggio, ma il dribbling dell’attaccante è preciso e l’appoggio in porta è inevitabile. Siamo 1-1.
DENTRO FONSECA, è LA MOSSA GIUSTA
La gara si infiamma. Dalla panchina Lippi manca in campo il grande ex Daniel Fonseca, l’uruguaiano ci prova subito dalla distanza mancando di poco lo specchio. Nella seconda metà di frazione è ancora Bellucci il più pimpante tra gli avversari: altra fuga sul filo del fuorigioco, ma in questo caso è Peruzzi ad avere la meglio nell’uno contro uno, brivido scampato.
La Juventus si anima e a dieci minuti dal termine sfiora il vantaggio con Zidane che non chiude l’ottima azione sulla corsia di Iuliano. Sembra pari e patta, ma i bianconeri rimangono in pressione. A 2 minuti dal 90 è proprio Fonseca a prendersi la scena: controllo sulla trequarti, movimento interno e sinistro velenoso dai 20 metri che rimbalza davanti a Taglialatela e si infila in fondo al sacco. Graffio da opportunista condito da quel pizzico di estro che ben si addice al El Tigre.
1-2 al triplice fischio finale, Marcello Lippi e i suoi salgono a quota 20 in classifica e rimangono appiccicati all’Inter. Vittoria d’autore, aspettando un’altra firma speciale al Maradona.