Iconic Goals | Il graffio del Puma

Italia-Germania, storie mondiali di calcio indimenticabile. Confronti tra nazionali sui quali si basa parte della storia di questo meraviglioso sport. Racconti che, anche a livello di club, trovano il loro collocamento tra le pieghe della rivalità eterna. Serate europee vissute, nella buona e nella cattiva sorte, sotto una stella speciale contornata da una luce brillante anche quando si parla delle imprese bianconere. Notti frenetiche, capaci di tenere incollati al televisore generazioni di tifosi juventini, ai quali basta raccontare quei momenti per riaccendere passioni nascoste sotto il cuscino.

Martedì sarà di nuovo appuntamento Champions per la Juventus di Thiago Motta: all’Allianz Stadium arriva lo Stoccarda con un punto nel mega girone e voglioso di andare a strappare risultati positivi per migliorare le proprie chance di qualificazione. Dal canto proprio i bianconeri hanno la volontà di restare a punteggio pieno, ma contro una squadra tedesca è vietato a priori abbassare la guardia. E per avvicinare la marcia alla sfida, Iconic Goals torna prepotentemente in scena per mandare in onda uno di quei match memorabili sull’asse italo-germanico.

JUVENTUS-WERDER BREMA, I BIANCONERI DEVONO RIBALTARE IL RISULTATO DELL'ANDATA

È la sera del 6 Marzo 2006 e allo stadio Delle Alpi si gioca Juventus-Werder Brema, gara di ritorno degli ottavi di Champions League. Sulla carta i pronostici dicono Juve, ma all’andata gli uomini di Capello si sono complicati la vita con la rimonta subita nei minuti terminali: da 1-2 a 3-2 per il Werder e un solo risultato a disposizione per strappare il pass nel secondo atto a Torino.

Nonostante l’obbligo alla vittoria, i bianconeri restano sicuri di poter sfruttare l’atmosfera casalinga e l’abitudine a giocare certe partite da dentro-fuori.

PRIMO TEMPO IN SALITA: IL GOL DI MICOUD GELA I CUORI BIANCONERI

Come spesso capita, però, il calcio sa essere un contesto maledettamente imprevedibile. I nostri fanno la partita, dettano i ritmi e cominciano a chiudere gli ospiti nella propria metacampo. Si resta 0-0 e al 13’, alla prima discesa tedesca, Micoud raccoglie l’invito di Schulz e fredda Buffon in uscita, portando in vantaggio i suoi. Si fa dura. Capello predica calma, ma gli assalti di Ibrahimovic e compagni si infrangono contro Wiese: il portiere del Werder a più riprese salva la porta con interventi fuori dall’ordinario. Al riposo la squadra di Schaaf conduce.

Per passare servono due gol. Nella ripresa vengono buttati nella mischia Mutu e Del Piero, ma la porta continua ad essere stregata. I bianconeri si sbilanciano e Borowski manca il matchpoint a pochi passi da Buffon all’ora di gioco. La Juve, nonostante la montagna da scalare, non molla la presa. Al 65’ Trezeguet scappa sul filo del fuorigioco, quasi ruba il tempo anche a Nedved e scarica di rabbia in porta rompendo l’imbattibilità di Wiese. Siamo ancora vivi.

SEMBRA TUTTO PERDUTO, POI ACCADE L'IMPENSABILE...

Ora è assedio. Del Piero, Trezeguet e Mutu tengono in scacco la difesa avversaria, il Werder Brema difende ad oltranza e si salva a più riprese sempre grazie alle parate del proprio portiere. Il tempo scorre, il cronometro pedala fortissimo e l’eliminazione bussa alla porta.

All’ottantottesimo l’ennesimo corner per la Juve, la difesa respinge e sul successivo cross Wiese si tuffa sicuro in presa, ma accade qualcosa. Il portiere tedesco cade male, rotola e perde la sfera. Emerson è lì a due passi, ma non se ne accorge. L’urlo di Cannavaro riecheggia nella notte del Delle Alpi: “Puma, Puma!” Il brasiliano si volta, reagisce e spedisce di prima il pallone in fondo al sacco. Il graffio vale il 2-1 e il pass per i quarti di finale.

Una notte ricca di montagne russe, una delle tante sfide senza tempo tra Italia e Germania.