Nel tragitto lungo e tortuoso di un campionato, le incognite e gli ostacoli molte volte si somigliano. In diversi casi sono gli stessi allenatori a stemperare la tensione prima di un big match, caricare l’ambiente può innescare reazioni negative e la posta in palio rischia di diventare insostenibile. Tutti questi discorsi, però, per certe partite contano pochissimo. Inter-Juventus, anche con sfondo Women, ha una valenza differente, tocca motivazioni disgregate dal flusso lineare di una stagione. Lo sa la squadra bianconera, lo sa Montemurro, che contro la squadra meneghina ha già vissuto giorni speciali.
Le tracce rimaste sono lì per essere riassaporate, soprattutto quando si parla di partite iconiche, sfide dall’esito finale incerto che ancora oggi lasciano un sorriso e una punta di nostalgia.
Con la poule scudetto alle porte, mercoledì alle ore 19 andrà in scena al Breda la penultima giornata di regular season. Sarà ancora Inter-Juventus, stesso stadio di quel 30 ottobre 2021.
LA JUVE DEI RECORD AFFRONTA IL SUO PASSATO: DAVANTI L'INTER DI RITA GUARINO
Contesti e squadre diverse, di fronte l’ex coach Rita Guarino e un gruppo -quello nerazzurro- capace di vincere le prime 4 giornate di campionato, salvo poi perdere i successivi due turni. Dal canto suo, la nuova Juve di Montemurro non ha perso le buone abitudini. Il tecnico australiano si è calato in fretta nella parte: 6 vittorie su 6 e filotto in Serie A che somiglia tanto ad una scalata inarrestabile.
Gli ingredienti sono di prima qualità: il pubblico risponde presente e le due squadre in campo si affrontano ad armi pari sin dai primi minuti. L’Inter desidera rompere l’egemonia bianconera e, soprattutto nell’approccio gara, si fa preferire a Gama e compagne. Primo sussulto al 12’ con Pedersen che rischia l’autorete durante la costruzione dal basso, con il pallone che sfugge al controllo di Peyraud Magnin ed esce di poco. Gli altri tentativi della prima frazione si registrano con Boattin e Girelli da una parte e Csiszàr dall’altra. Nessuno di questi va a buon fine e lo 0-0 resiste fino alla pausa.
PRIMO TEMPO COMBATTUTO, NELLA RIPRESA è BOTTA E RISPOSTA BONANSEA-NDOYA
Le ragazze di Guarino entrano meglio al rientro sul terreno di gioco. Pronti, via e Karchouni scheggia la traversa su assistenza di Simonetti; bel tiro dal limite che mette i brividi alla Juve. Ancora Inter al 49’ con Csiszàr che gira in porta su cross da destra, Peyraud Magnin blocca. Bianconere che si scuotono e reagiscono con il controbalzo in area di Hurtig: destro alto per questione di centimetri.
I ritmi, dopo momenti di grande intensità, si abbassano verso l’ora di gioco e lo spazio in campo comincia ad allungarsi. Al 71’ Girelli riceve sulla corsia, pennella in mezzo per Bonansea che si arrampica in cielo e svetta di testa per lo 0-1. Azione bella, rapida e conclusa dal gol numero 60 in maglia juventina per Barbara.
Sembra fatta, ma l’Inter è dura a piegarsi. Manca un quarto d’ora al termine, Ndoya riceve in area spalle alla porta, gran torsione e conclusione violenta sotto la traversa che vale la parità. Di rabbia le nerazzurre livellano la partita, una rete che rischia di essere una mazzata per la squadra di Montemurro.
ENTRA STASKOVA, è LA MOSSA VINCENTE
Un pareggio tutto sommato corretto per quanto visto, ma c’è ancora tempo. I cambi dalla panchina iniettano nuove energie alle nostre e già al minuto 80 la storia si aggiorna. Recupero palla Juve sulla trequarti, Boattin col compasso innesca l’inserimento di Staskova, la numero 9 ceca ringrazia e appoggia di testa bucando Durante. È il colpo del ko, l’Inter non riesce più a reagire. Andrea Staskova si prende la copertina.
Finisce 1-2, le Women fanno 7 su 7 in stagione, raggiungono quota 31 vittorie consecutive in campionato dando un’altra spallata violenta alle avversarie. Numeri e record di un gruppo davvero spettacolare.