Pochi giorni separano la Juventus di Max Allegri dal derby d’Italia con l’Inter, gara in programma domenica 26 Novembre all’Allianz Stadium. Big match a vette altissime tra le prime due della classe, rivali storiche da sempre e ora di nuovo in cima alla classifica per un incrocio che ricalca le grandi sfide del passato.
Complicato se non impossibile scegliere un solo episodio per dare il giusto risalto alla partita che ci attende. Tra tutte le partite vissute, però, quella della stagione 2009/10 pizzica le corde giuste a livello emozionale e trova le similitudini più affascinanti con l’incontro di domenica sera.
LA SBLOCCA MELO, MOURINHO VIENE ESPULSO, ETO'O FA 1-1
5 Dicembre 2009, 15° turno di Serie A. La Juve ospita l’Inter prima in classifica e campione d’Italia in carica, una squadra capace di vincere qualsiasi trofeo in quella stagione. I nerazzurri hanno perso un solo match dei primi 14 giocati in campionato, i bianconeri invece sono in lotta per un posto Champions ma sono reduci dal pesante ko in casa del Cagliari per 2-0. L’impegno sembra quasi fuori portata per i ragazzi di Ferrara, che però sin da subito provano ad imprimere ritmo e sostanza alle proprie azioni.
Ventesimo minuto, punizione calciata da Diego, cross nel cuore dell’area verso Chiellini e Del Piero, ma l’ultimo a toccare è Felipe Melo che inganna Julio Cesar e porta in vantaggio i bianconeri. Mourinho protesta per un possibile fuorigioco, l’arbitro Saccani non perdona e spedisce il tecnico portoghese negli spogliatoi. La gara si infiamma. L’Inter di rabbia reagisce: prima Samuel impegna Buffon di testa, poi sempre su un traversone la Juve subisce il pari; segna Eto’o che stacca indisturbato nell’area piccola e prima della mezz’ora riporta la gara in equilibrio.
MARCHISIO DA FUORICLASSE INFIAMMA IL DERBY D'ITALIA
Il secondo tempo si gioca a folate: i nerazzurri tengono il pallino del gioco sfruttando la propria fisicità nei duelli, la Juventus cerca le ripartenze veloci per pungere con transizioni efficaci. Le squadre si allungano, l’Inter lascia qualche spazio in più per i contropiedi e la gara cambia di nuovo.
Marchisio avanza da sinistra, taglia il centrocampo avversario con un tracciante orizzontale verso Sissoko, conclusione forte del centrocampista che costringe Julio Cesar alla respinta corta, il pallone resta senza un padrone a pochi passi dalla porta e la storia prende forma. Sulla ribattuta è Marchisio il più lesto, Samuel se ne accorge e tenta il recupero alla disperata, Claudio però nasconde la sfera, due tocchi fugaci e una carezza in pallonetto per superare il portiere e siglare il gol vittoria. Uno slalom, una danza, un colpo da artista. L’Iconic Goal è del Principino, la Juve batte l’Inter 2-1 nella notte che sarà per sempre quella della magia di Claudio Marchisio.