Allo Juventus Stadium va in scena domani sera una delle partite che si annunciano più combattute dell’ultima giornata della fase a gironi di Champions. Avversarie le due vincitrici dei rispettivi campionati nazionali, Juve e Atletico Madrid, ma soprattutto due squadre dai valori pressoché equivalenti.
Sarà una battaglia combattuta su ogni pallone. In palio per noi non solo i tre punti e la qualificazione, ma anche la vittoria del Gruppo A e, di conseguenza, un sorteggio più favorevole per gli ottavi di finale.
I colchoneros – dieci vittorie nelle ultime undici partite - si presentano nella tana bianconera forti di una media punti in Champions più elevata (2.4) rispetto ai ragazzi di Allegri (1.8), ma più bassa in campionato (2.3 contro i 2.5 della Juve: la più alta nei maggiori campionati europei dopo Chelsea e Bayern, entrambi a 2.57).
Se in Europa le bocche di fuoco biancorosse sono più prolifiche (14 reti a 7), in campionato è tutt’altra musica: sono infatti i bianconeri ad avere un migliore score realizzativo: 30 gol fatti contro cinque subiti. L’Atletico ne ha realizzati tre di meno in Liga, ma ne ha subiti più del doppio (ben 12).
Come abbiamo analizzato su Juventus.com, l’Atletico colpisce in campionato prevalentemente su angolo o calcio piazzato, prediligendo lo schema su palla inattiva rispetto all’azione manovrata. La compattezza difensiva e l’abilità nelle ripartenze sono storicamente i punti di forza delle squadre di Simeone.
CHI CREA PIU’ GIOCO? Possesso palla, creazione di gioco, disposizione in campo efficiente, spettacolarità ed alto tasso tecnico sono alcuni dei cardini della visione di gioco di Allegri. I numeri in questo senso premiano la Juventus: sia in campionato che in Europa i bianconeri mantengono di più il pallino del gioco e creano più occasioni, manovrando maggiormente nella metà campo avversaria, con una manovra spesso avvolgente, per cercare di andare alla conclusione – anche da fuori area.
Sono 189 i tiri totali in campionato e 62 quelli in Champions per noi, mentre 144 in Liga e 66 in Europa per i colchoneros. Il dato dei passaggi nella metà campo avversaria è fortemente squilibrato verso i bianconeri, così come quello del possesso palla: ben 4761 in Italia e 1675 in Europa a fronte di un possesso medio del 60.24% in Italia e del 63.1% in Champions, contro i 3625 passaggi nella metà campo offensiva per i ragazzi di Simeone (1444 in UCL), e un possesso medio del 51.68% in Liga, pressoché identico a quello europeo (51.67%).
I Campioni di Spagna prediligono la fase più attendista del gioco, concentrandosi piuttosto sul rompere le trame di gioco degli avversari, cercando l’affondo rapido e, parimenti, di colpire su calcio piazzato grazie alle formidabili torri di cui sono dotati.
La differenza più netta nel confronto tra Juve e Atletico la fanno i gol di testa: 15 per i colchoneros in campionato e 4 in Champions League contro le 2 reti in Serie A della Juventus (0 in UCL finora).
EFFICACIA SOTTO RETE L’Atletico vanta una migliore media gol europea (2.8, contro 1.4 della Juventus) ma peggiore nel campionato domestico (1.9 contro 2.14): la percentuale realizzativa rispetto alle chiare occasioni da rete è del 41.40% per la Juve nella massima serie (41.70% per i ragazzi di Simeone, salita dopo la partita contro l’Elche, in cui hanno saputo mandare in rete due dei tre tiri effettuati), ma in Europa il dato si ribalta. I biancorossi sono stati infatti in grado di capitalizzare il 61.5% delle palle gol a fronte del 20% bianconero.
Dalle parti di Buffon, i difensori bianconeri dovranno quindi stare attenti a non concedere spazi agli avversari, avvezzi ormai a trasformare in oro ogni possibile occasione da rete e qualsivoglia disattenzione della retroguardia avversaria.
ATTENZIONE – FRA I TANTI - A KOKE E’ Koke l’uomo chiave per mandare a rete i propri compagni. Dai suoi piedi sono infatti partiti 8 passaggi decisivi nella Liga e quattro in Champions League. Jorge Resurrección Merodio, 22 anni, è anche colui dai cui piedi transitano più palloni in entrambe le competizioni (807 passaggi in Liga e 309 in UCL), cardine del gioco anche in fase di contrasto delle trame avversarie.
Il nazionale iberico infatti (a segno due volte finora nel Girone A), è una sorta di Vidal colchonero, essendo in rosa colui che vanta più contrasti effettuati in Champions (13, contro i 17 del nostro Guerrero), ma anche colui che ha creato più occasioni da rete (33 in Spagna, 18 in Europa).
E’ infine Mandzukic colui che hanno tentato più conclusioni nella Liga (23), mentre in UCL il primato dei tiri verso la porta avversaria spetta a Raul Garcia (14).