Juve-Ferencvaros, il precedente del 1965

C'è un precedente giocato a Torino tra Juventus e Ferencvaros. Una gara importante, anche se molto lontana nel tempo. Mercoledì 23 giugno 1965 le due formazioni scendono in campo per la finale di Coppa delle Fiere. Per arrivare all'ultimo atto i bianconeri hanno fatto un lungo percorso, eliminando i belgi dell'Union Saint-Gilloise, i francesi dello Stade Française, i bulgari della Lokomotiv Plovdiv e gli spagnoli dell'Atletico Madrid. Lo stadio Comunale si presenta con la folla delle grandi occasioni. Preoccupa l'assenza di Omar Sivori e parte del pubblico lo reclama a gran voce, anche per esprimere la sua opposizione al mister Heriberto Herrera che non va proprio d'accordo con l'argentino, prossimo alla partenza da Torino.

ONORE AI VINCITORI

Sono gli ungheresi a prevalere per 1-0. E il titolo di Hurrà Juventus riproduce la sportività del pubblico torinese, che saluta la premiazione con calorosi applausi riconoscendo la superiorità di una squadra con 7 componenti della nazionale. Che giusto un anno dopo, mentre l'Italia trova una clamorosa bocciatura dalla Corea del Nord, ai Mondiali in Inghilterra riesce nell'impresa di sconfiggere 3-1 il Brasile campione in carica. E il giocatore più importante del Ferencvaros – peraltro ben contenuto dai difensori bianconeri – è quell'Albert Florian che due anni dopo vincerà il Pallone d'Oro.

SENZA TROPPE ENERGIE

Il primo tempo di Juventus-Ferencvaros è equilibrato, senza particolari occasioni da entrambe le parti. Ma l'inerzia della sfida fa capire che gli uomini di Herrera sono arrivati alla finale in debito d'ossigeno. Hurrà Juventus ricorda come la squadra disputi un campionato molto lungo e che – oltre che in Coppa delle Fiere – è stata raggiunta la finale di Coppa Italia, dove successivamente sconfiggerà l'Inter. L'analisi è netta. Contro gli ungheresi «La Juventus poteva sperare di vincere l'incontro soltanto buttandosi nella lotta a cuore aperto, ciò che ha fatto fin che le forze l'hanno sorretta».

IL FINALE DI PARTITA

La partita si decide solo a un quarto d'ora dalla fine. Su un'avanzata del terzino destro Novak la Juve è lenta a reagire e sul cross arriva Fenyvesi in gran velocità a colpire di testa. Nonostante la reazione bianconera, non ci sono giustificazioni e la giustezza del risultato viene riconosciuta dal mensile bianconero che ammette la «superiorità del gioco di squadra sorretto da individualità tecniche di rilievo», evidenziando anche come il portiere juventino Anzolin sia stato decisivo nel finale nel tenere aperta una possibilità di rimonta che non si è però concretizzata. La foto con il difensore Castano, che prova un'incursione circondato da un nugolo di maglie bianche degli avversari, traduce visivamente la difficoltà nel trovare il gol del pareggio. Con la vittoria a Torino, il Ferencvaros è la prima squadra dell'Europa dell'Est ad aggiudicarsi un trofeo europeo.