Juventus-Sassuolo ha avuto in Carlos Tevez l'assoluto protagonista e la sua prima tripletta italiana non ha fatto altro che certificare una prestazione mostruosa e premiare la costanza con cui l'Apache è andato al tiro: ben nove le conclusioni tentate, quasi la metà delle 20 cercate della squadra, con cinque tiri piazzati nello specchio della porta sugli otto collezionati dalla Juve.
L'argentino non segnava una tripletta dall'aprile del 2012, dall'1-6 del Manchester City a casa del Norwich e con quella di ieri è salito a 11 gol totali in stagione, 10 in campionato. Per impreziosire ulteriormente la sua partita ha piazzato anche sulla testa di Peluso l'assist per il gol del 2-0, il suo quarto passaggio vincente in stagione.
Ricondurre al solo Tevez i meriti del poker calato dalla Juve, sarebbe però fare un torto enorme ai compagni, perché la prestazione di tutta la squadra è stata di primissimo livello: il gioco è sempre stato saldamente nelle mani dei bianconeri, con un possesso palla del 60,6% e quasi il 90% di passaggi riusciti.
Ancora una volta poi va sottolineata l'ottima prova in fase difensiva. Il Sassuolo non ha avuto un atteggiamento rinunciatario, come dimostra il baricentro alto degli emiliani, attestatosi sui 55 metri, e i dodici tiri effettuati. DI questi però, neanche uno è stato indirizzato tra i pali e Buffon ha vissuto un'altra serata di assoluta tranquillità. Il portiere bianconero è imbattuto in campionato da 730 minuti, suo record personale in una singola stagione e non subisce reti da otto gare. In compenso i bianconeri in queste partite hanno segnato la bellezza di 19 reti e i 43 punti in classifica fin qui ottenuti sono un evento rarissimo: in passato solo nella stagione '49/50 (calcolando i tre punti per vittoria), la stessa Juve aveva fatto meglio con 44 punti e solo nel 2005/06 la squadra allora guidata da Fabio Capello era stata capace di ottenerne 43.
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