La Juve ha ricominciato a lavorare, a ranghi compatti, in vista della partita di mercoledì. E lo ha fatto nell’unico modo che conosce, dimenticando in fretta la serata di sabato sera e cominciando a pensare alla prossima sfida.
In tal senso sono da esempio le parole di Sami Khedira, che oggi ha parlato ai microfoni di Sky e Mediaset; prima di tutto Sami ha chiuso l’argomento Milan: «Abbiamo 38 partite in un campionato, non possiamo certo pensare di vincerle tutte. A Milano potevamo segnare, anche nell’ultima occasione della partita: il portiere del Milan ha fatto un grande intervento, e poi durante il match abbiamo anche avuro un po’ di sfortuna. Le sconfitte ci stanno, ma dobbiamo andare oltre il cattivo risultato e continuare a lavorare per migliorare».
«Siamo una squadra giovane – prosegue – Non siamo ancora al nostro livello top, ma se guardate i campionati esteri anche tante grandi squadre europee non sono al massimo. Noi siamo consapevoli di essere uno dei migliori team in Europa, ma dobbiamo dimostrarlo con i fatti». In che modo? Ovvio: «Lavorando, giorno per giorno, focalizzandoci su ogni singola partita. D’altronde il nostro obiettivo non è cambiato, giochiamo per vincere tutto; questo in Italia, dove ricordiamoci che siamo ancora primi e che dobbiamo vedercela contro avversari come Roma, Napoli e Milan, che è molto cresciuto rispetto allo scorso anno, e anche in Champions League. Sappiamo che vincere tutto è difficilissimo: in Champions adesso abbiamo due partite su tre in casa e poi, se passiamo il turno, da marzo in poi cambia la competizione».
Un punto sullo stato di forma, suo e dei compagni: «Io sto bene, lo scorso anno è stato faticoso perchè arrivavo da un lungo infortunio e ho giocato tanto. Sono contento di allenarmi tanto e di continuare a migliorare, perché sono giovane e posso ancora crescere. Quanto ai miei compagni, sono felice per il ritorno di Marchisio, anche se tutti noi siamo chiamati ad aiutarlo, perché un conto è stare bene, altro è misurarsi con il campo durante le partite. Quanto invece a Dybala, mi spiace per lui e per noi, perché è un giocatore importante, che segna, fa segnare e gestisce la palla, ma abbiamo tanta scelta anche in attacco, sia a livello di schemi che di interpreti. Abbiamo Mandzukic e Higuain, che segna anche se ha poche occasioni a disposizione. A Gonzalo però dobbiamo dare più palloni possibili».
Dybala e Higuain, due candidati al Pallone d’Oro, proprio come il Capitano Buffon: «Da anni è uno dei migliori portieri del mondo, ha mantenuto e mantiene sempre livelli altissimi».