Non c'è due... senza quattro: il noto proverbio andrebbe aggiornato a proposito di Juventus-Roma dell’era Conte. Con il mister in panchina, infatti, i bianconeri hanno vinto contro i giallorossi in entrambe le circostanze mettendo a segno un poker di reti.
Il primo anno, contro la Roma di Luis Enrique, la gara si è disputata alla quindicesima giornata di ritorno e dopo soli 8 minuti Arturo Voidal aveva già firmato una spettacolare doppietta. Prima del riposo Pirlo ha siglato il 3-0 sulla respinta di un calcio di rigore parato da Stekelenburg. Nella ripresa l’ultimo asso è stato calato da Marchisio con un destro da fuori area.
Nel campionato successivo, il 4-1 maturato sulla squadra di Zeman ha assunto dinamiche ancor più veloci. In soli 8 minuti, dall’undicesimo al diciannovesimo, una punizione di Pirlo, un rigore di Vidal e un tiro di Matri in area di rigore hanno chiuso la partita, riaperta solo per il tabellino da Osvaldo dagli 11 metri e da una ripartenza finale orchestrata da Barzagli e finalizzata da Giovinco.
Per rendere il senso dell’exploit di Antonio Conte, basti pensare che solo altre 3 volte nella storia la Juventus ha segnato 4 gol alla Roma (non manca anche qualche goleada di proporzioni maggiori).
Il primo 4-0 si è verificato nel 1947 e anche in quel caso l’uno-due iniziale di Korostolev e Candiani è stato prodotto nei primi 10 minuti. Lo stesso Candiani e il ceco Cestmyr Vycpalek (allenatore dello scudetto juventino del 1973) hanno determinato il punteggio definitivo.
Il 27 dicembre 1959 la vittoria assume proporzioni vistose nell’ultimo quarto di gara, quando Stacchini, Sivori e Boniperti enfatizzano una supremazia inaugurata dal numero 10 argentino a metà del primo tempo.
Infine, si ha il 4-1 del 1978-79. Le due squadre sono guidate da un futuro Ct della Nazionale (Trapattoni) e da uno che l’ha guidata nei Mondiali del 1970 e del 1974 (Valcareggi). La Juve scatta subito in avanti con Bettega al sesto minuto. Dopo il pareggio di Pruzzo allo scoccare dell’ora di gioco, sale in cattedra Fanna, protagonista di una doppietta. Chiude i conti Romeo Benetti, destinato dalla stagione successiva a militare proprio nella Roma, club con il quale chiuderà la carriera.